"Aho! V'o 'o ridico 'n'arta vorta: nun semo fasci... in pubblico. Quanno li communisti ve lo chiedino, voi dovete da di' che siete conservatori. Ce semo capiti?"

Questo è il succo che la sora presidente Giorgia Meloni, con la sua vocina più da mezzo baritono che da mezzo soprano, ha ricordato alla platea dei suoi camerati, pardon patrioti, alla commemorazione, pardon celebrazione, del decennale di Fascisti d'Italia... aripardon... Fratelli d'Italia.

"Questa è una festa che guarda al futuro e dove possiamo tirare le somme di quello che abbiamo costruito in questi anni, soprattutto per non dimenticarci da dove veniamo, perché il governo è sempre una cosa rischiosa da questo punto di vita.Però è la sfida che decide se tu sei veramente all'altezza del compito, se riesci a fare quello che avevi promesso, se riesci a non perderti, se riesci a non cambiare, se riesci a non montarti la testa e ad essere esattamente la persona, la realtà e le idee che i cittadini volevano al governo della nazione.Ovviamente è anche una sfida per FdI che oggi può davvero diventare il grande partito conservatore italiano su cui abbiamo lavorato. Da questo punto di vista il governo dimostra sia che una classe dirigente c'era, ma anche che non c'era difficoltà ad aprire a personalità non politiche della nostra area culturale che avrebbero potuto dare un contributo. Poi quando governi certi racconti interessati che sono stati fatti su chi saresti, molto diversi da ciò che sei davvero, diventano più difficili. Io credo che questa sia la ragione per la quale sta salendo il consenso per FdI, perché tanti guardavano a noi con interesse ed erano spaventati perché veniva fatto su di noi un racconto che era irreale. Oggi la realtà viene fuori e spero che quei sondaggi continuino a crescere per questo. spero di poter convincere altre persone che non eravamo quello che i nostri avversari politici raccontavano in giro".

Insomma, per la sora presidente, è sufficiente usare dei quasi sinonimi per continuare ad essere quello che è sempre stata... e per dire quello che ha sempre sostenuto. Unica differenza è che adesso, dalle parole può passare ai fatti. 

"Politicamente - ha dichiarato alla piazza - farò tutto quello che devo fare, non guardo al consenso, ai sondaggi ma alla curva del Pil, dell'occupazione, della ricchezza, di quanti figli si fanno. Quando fra cento anni morirò vorrò essere sicuro di aver fatto quello che dovevo per migliorare questa nazione. Questo mi basta". 

E quale sia la coerenza della conservatrice di estrema destra, abbiamo già iniziato a comprenderlo grazie ai suoi primi provvedimenti. Così, mentre regala soldi a chi già ne ha, vedi la detassazione estesa a chi guadagna anche 85mila euro, mentre elargisce mancette a chi ha un lavoro vero e uno stipendio "normale", non dimentica di offendere, insultare e inguaiare chi invece ha bisogno d'aiuto, coloro che definisce "occupabili", in pratica quelli che lei ritiene dei fannulloni che rifiutano di farsi sfruttare non accogliendo come manna dal cielo uno stipendio mensile, addirittura, da 600 euro.

Così il leader di uno dei partiti che fanno opposizione, Giuseppe Conte, ha riassunto oggi, l'ultima prodezza delle truppe comandate dalla sora Giorgia:

"Tre mesi fa Giorgia Meloni si è presentata agli italiani dicendosi "pronta" ad aiutare chi è in difficoltà e non riesce più a stringere la cinghia. Poi, una volta occupati i posti di potere, il Governo ha fatto tutt'altro. L'ultima puntata stamattina quando in Commissione Bilancio, a riflettori spenti, la maggioranza ha bocciato emendamenti che avevamo proposto per dare risposte immediate al ceto medio, ai pensionati e alle famiglie in difficoltà.Meloni e i suoi hanno rifiutato di raddoppiare il taglio del cuneo fiscale e rendere più pesanti le buste paga dei lavoratori; hanno rifiutato di rendere esentasse le pensioni fino a 1000 euro; hanno detto no al raddoppio della rivalutazione delle pensioni fino a 2.100 euro lordi al mese; hanno deciso di attaccare chi percepisce il Reddito di cittadinanza e hanno detto 'no' a una tassa del 20% sugli extraprofitti maturati dai colossi del settore assicurativo e farmaceutico durante la pandemia. Confermano così la codardia mostrata sin dal primo giorno di lavoro da questo Governo, che evita scientemente di pestare i piedi a chi è già privilegiato e mostra i muscoli solo ai più fragili e agli indigenti.Ecco il sovranismo da operetta: debole con i forti e forte con i deboli. Ecco il volto di chi si è riempito la bocca con l’interesse nazionale e il patriottismo. Ecco la vera natura di un Governo iniquo e ingiusto che manda al massacro un intero Paese".

Morale. Al pari di un Salvini qualunque, la sora Giorgia sfrutta la disinformazione che regna da un quarto di secolo nel nostro Paese, e si gode il momento, finché la minoranza di italiani che ha votato per Lega, Fi e FdI, praticamente un terzo considerando chi non ha votato e chi ha votato per i partiti di opposizione, non guarderà nel portafoglio e si accorgerà che pure la Meloni è un "sòla", come tanti di coloro che l'hanno preceduta a Palazzo Chigi... con una sola differenza: che lei è però una post-fascista... vera.