Vincino, Giannelli, Altan... sono loro a riempire lo spazio destinato a "La matita". Da qualche tempo Sergio Staino ha alternato le proprie vignette su l'Unità pubblicando quelle di supporto (o compatimento, dipende dai punti di vista) dei colleghi della satira.

La vicenda editoriale de l'Unità dovrà essere definita con la prossima assemblea dei soci che deciderà se interrompere la pubblicazione della testata oppure se continuare provvedendo però alla ricapitalizzazione della società con almeno cinque milioni di euro.

Secondo il segretario del PD Matteo Renzi, la crisi de l'Unità è dovuta alle vendite. E se la gente non compra è colpa di chi fa il giornale. Non c'è nulla da dire, se non  che il giornale è un giornale di partito che, anche al di là della logibca dell'evidenza, ha supportato sempre le tesi del segretario e che l'attuale direttore Sergio Staino, nonostante le rassicurazioni ricevute dallo stesso Renzi e dagli altri proprietari del giornale, non ha mai ricevuto un euro per rilanciare quotidiano e sito web.

Adesso, dopo essersi reso conto delle "vere qualità" di Renzi, Staino ha alzato bandiera bianca, consapevole che nel caso in cui il giornale continui la sua avventura non solo lui non ne sarà più il direttore ma probabilmente non ne farà più neppure parte, pubblicando a mo' di parziale e terapeutico risarcimento una sorta di mea culpa per lodi e peana in precedenza spesi in onore del "vate di Rignano".