La Norvegia non fa sconti agli europei sulle forniture di gas
Negli ultimi mesi la Norvegia ha consolidato la sua posizione di fornitore di risorse energetiche ai Paesi europei. La rinuncia progressiva al gas russo ha fatto sì che da Oslo i Paesi UE prendano un quarto del loro fabbisogno e il Regno Unito addirittura la metà.
I profitti che derivano da questi affari alla Equinor ASA (compagnia energetica statale norvegese) sono da capogiro, tali da garantire 372 dollari al giorno a ciascuno cittadino norvegese.
A quegli economisti che hanno proposto di mettere un tetto ai prezzi, in altre parole di farci lo sconto, il governo di Oslo ha detto di essere disposto a trattare, ma escludendo la diminuzione volontaria dei prezzi. Per adesso lasciamo che sia il mercato a stabilire il prezzo.
E non valgono nemmeno gli appelli alla solidarietà europea, ai valori europei di comunanza... Oslo tecnicamente non è vincolata in alcun modo ad essi, perché non fa parte della UE, anche se partecipa all’EFTA ed è membro fondatore della NATO.
Vincono le ragioni pratiche del guadagno, ma qualche politico mette in guardia Oslo: attenti, potrebbero dire che siete dei “nazionalisti energetici” e che da voi vincono gli “egoismi nazionali” tanto invisi a Bruxelles e agli europeisti.
Forse il governo norvegese ci ripenserà, ma per adesso niente sconti.
(Altre Informazioni)