Istat, a giugno 2022, cresce l'occupazione
Il dato congiunturale sull'occupazione a giugno 2022, rispetto al mese precedente, cresce per entrambi i sessi del +0,4%, pari a +86mila, grazie ai dipendenti permanenti e in tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 35-49enni dove invece diminuisce; in calo anche gli autonomi (-27mila unità) e in misura minore (3mila unità), i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,1% (+0,2 punti).
Calo, lieve, del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità rispetto a maggio) che si osserva tra le donne e tra chi ha più di 25 anni d’età. Il tasso di disoccupazione è stabile all’8,1% e sale al 23,1% tra i giovani (+1,7 punti).
La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -91mila unità) coinvolge uomini e donne e le classi d’età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti).
In base al dato trimestrale, il secondo trimestre 2022 registra, rispetto a quello immediatamente precedente, un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati in più.
La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -81mila unità), sia degli inattivi (-0,5%, pari a -61mila unità).
Il dato tendenziale del numero di occupati, rispetto a giugno 2021, supera quello di giugno 2021 dell’1,8% (+400mila unità); l’aumento è trasversale per genere ed età. L’unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+0,9 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva. I dipendenti, a giugno 2022, ammontano a 18 milioni e 100mila unità, il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica.
Rispetto a giugno 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-13,7%, pari a -321mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,0%, pari a -400mila).