Può un Comune che ha ricevuto, da parte della ASL di appartenenza, l'intimazione di sgombero di un immobile (dopo che la stessa ASL ne ha certificato l'inagibilità e la antigienicità) abitato in affitto da una persona invalida al 100% ed in condizioni di gravità (art. 3, comma 3 della legge 104/1992), senza offrirgli, in alternativa,  alcuna sistemazione dignitosa come avviene per chi viene ospitato per emergenze abitative in strutture ricettive, e prospettargli lo spauracchio di mandarlo in mezzo ad una strada? E questo nonostante abbia necessità di trattamenti domiciliari oltre che farmacologici?

Me lo chiedo e lo chiedo a tutti voi lettori!