Secondo l'agenzia di stampa statale del Marocco, il bilancio ufficiale delle vittime del terremoto che ha colpito il Paese lo scorso venerdì è salito a 2.681 morti e 2.501 feriti, mentre i soccorritori ritengono molto scarse le possibilità di trovare sopravvissuti, soprattutto nei villaggi, dove, per tradizione, le case sono costruite per la maggior parte in mattoni di fango, e per tale motive integralmente crollate.

Ma il sisma in Marocco non è l'unica grave calamità che ha colpito l'Africa settentrionale nello scorso fine settimana.

Infatti, tra sabato e domenica, il ciclone Daniel che si è abbattuto sulla  Cirenaica, a causa delle piogge torrenziali ha causato inondazioni e danni in numerose città della Libia orientale, con Misurata, Bengasi, Sousse, Derna e Al-Marj tra le più colpite.
 
Il capo della sezione di Bengasi della Mezzaluna Rossa ha affermato che nella sola Derna si sono registrati almeno 150 morti, secondo quanto ha riferito all'agenzia di stampa Reuters. In quell'area, dove vivono circa 100.000 persone, due dighe sono crollate, sommergendo gran parte di territorio e facendo annegare alcuni residenti.

Il primo ministro del governo della Cirenaica, Osama Hamad, ha dichiarato a un canale televisivo libico che i dispersi sono migliaia e i morti superano i 2.000... con interi quartieri di Derna scomparsi, insieme ai residenti... letteralmente spazzati via dall'acqua".

Oltre alle scuole e ai negozi, sono state chiuse le attività anche per quattro importanti porti petroliferi ha causa a causa della tempesta.

Nella serata di lunedì Daniel, che si sta spostando ad est, dopo la costa della Cirenaica ha iniziato ad interessare quella nord-occidentale dell'Egitto.