Salute

Alla riscoperta del Semidano, uvaggio autoctono sardo dalle qualità uniche

L’azienda Vitivinicola Muxurida è una tra le poche, nel mondo, a coltivare e vinificare le uve Semidano, un uvaggio autoctono quasi dimenticato e di provenienza misteriosa.

Il Semidano di Sardegna rappresenta un vitigno coltivato prevalentemente nel Campidano e nella zona di Mogoro. Storicamente non ha origini certe. Potrebbe essere arrivato in Sardegna nel VIII secolo a.C. grazie ai Fenici che lo coltivavano lungo le coste meridionali sarde.

Allo stesso modo potrebbe provenire dal primo periodo nuragico (XIX secolo a.C.), magari come adattamento di vitigni locali. In ogni caso successivamente dalle coste sidiffuse nel Campidano, andando ad affiancare il Nuragus con il quale veniva spesso mischiato per elevarne la qualità.

Nel ‘900 in seguito a un attacco di fillossera (un insetto fitofago) i vitigni europei vennero decimati. In conseguenza di ciò, in Sardegna si arrivò all’abbandono della coltivazione delle uve Semidano a favore del Nuragus, più produttivo sui portainnesto americani, immuni all’attacco della fillossera. Fu così che il Semidano rischiò l’estinzione e ancora oggi è un vitigno poco diffuso.

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Autore Luca Fadda
Categoria Salute
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