Walter Ricciardi: il calcio è a rischio
Walter Ricciardi, rappresentante dell'Italia nel comitato esecutivo dell'Oms e consulente del ministro della Salute per l'elmergena Covid, non è mai stato un ottimista, anche se le sue dichiarazioni dovrebbero forse essere meglio catalogate come quelle di un "realista".
Circa una settimana fa, in una intervista a Sky, Ricciardi aveva dichiarato che l'aumento dei contagi non poteva essere definito una seconda ondata, perché la prima non è mai finita:
"Quello che abbiamo fatto è stato appiattire la curva epidemica ma non azzerarla, quindi, quando ci sono le condizioni favorevoli, come sono state quelle dei comportamenti estivi e adesso purtroppo il freddo, la curva si riapre. È ancora la prima ondata, che di fatto viene chiamata seconda solo perché corrisponde a una nuova stagione, ma la pandemia è sempre quella. L'azzeramento non è avvenuto e quindi adesso, come avevamo previsto, riparte".
Il Governo oggi ha ufficializzato nuovi provvedimenti per arginare il contagio, affidandosi però anche al buonsenso della popolazione e a una più capillare e rigida applicazione delle misure di prevenzione: indossare le mascherine fuori casa nel caso ci siano assembramenti a cui non è possibile sottrarsi.
E oggi, in una serie di interviste radiofoniche, Ricciardi si è occupato di calcio a 360°... con le seguenti dichiarazioni:
Sul CT Mancini che voleva far ritornare le persone allo stadio:
"L'affermazione del ct Mancini è destituita di ogni fondamento scientifico, lui ha citato Paesi come la Polonia, che è uno degli Stati che sta peggiorando più rapidamente, non un esempio da addurre". (Un Giorno da Pecora, Rai Radio1)
Su Juventus-Napoli che non si è giocata:
"Chi ha ragione nella querelle Juventus-Napoli? La Asl. Non entro nel regolamento sportivo, ma la Asl ha fatto benissimo a evitare che persone in contatto stretto con un soggetto positivo si muovessero dalla regione. La Juventus aveva alcuni giocatori in isolamento, eppure ieri sono partiti per andare nelle rispettive nazionali. Credo che questo si configuri come un comportamento piuttosto sbagliato. Quando sei sospetto di esser entrato in contatto con un positivo devi rimanere in isolamento fiduciario per 14 giorni oppure devi fare un tampone ripetuto che attesti la negatività". (Un Giorno da Pecora, Rai Radio1)
Sui contagi tra i calciatori:
"Io credo che vada rivisito il protocollo del calcio. Fu approvato a maggio, con la circolazione del virus limitata all'epoca. Quello era stato un protocollo elaborato dalla FIGC ed approvato dal CTS che ha consentito di chiudere il campionato. In questo momento il virus circola in modo talmente forte che non può che prevedere una rivisitazione del protocollo. Il calcio è un settore produttivo importante, ma dobbiamo privilegiare le industrie e le scuole, il calcio è a rischio. (Radio Punto Nuovo Sport Show)