Esteri

Ucraina, i russi abbandonano l'isola dei serpenti conquistata all'inizio dell'invasione

Secondo l'intelligence britannica, le forze ucraine, dopo essersi ritirate da Severdonetsk, mantengono le proprie posizioni nella città gemella di Lyschansk, dove si combatte nei pressi della locale raffineria di petrolio, situata a 10 chilometri a sud-ovest dal centro della città. Le forze russe continuano a compiere progressi, ma sempre limitati, nel tentativo di circondare l'esercito ucraino nel nord dell'oblast di Donetsk. Inoltre, sempre secondo l'intelligence del Regno Unito, "la capacità dell'Ucraina di continuare a combattere battaglie difensive, e quindi ritirarando le truppe in buon ordine prima che vengano accerchiate, continuerà a essere un fattore chiave nell'esito della guerra". 

Ma se nell'est i russi ridono, nel sud invece piangono, cercando di rifarsi ad Esopo per limitare i danni, almeno quelli d'immagine. Chi non conosce la favola de la volpe e l'uva? Viene in mente proprio quella favola leggendo la motivazione del ministero della Difesa russo che afferma che il suo esercito ha deciso di ritirarsi dall'isola dei Serpenti come "gesto di buona volontà", per dimostrare che Mosca non stava ostacolando gli sforzi delle Nazioni Unite per aprire un corridoio umanitario che consentisse la spedizione di cereali dall'Ucraina.

L'isola dei Serpenti, era stata attaccata e conquistata da Mosca all'inizio della guerra. La sua principale caratteristica? Quella di affacciarsi sui Odessa, principale porto ucraino sul Mar Nero.

Il ritiro dei russi è conseguente all'attacco dell'esercito ucraino che negli ultimi giorno ha distrutto sull'isola il sistema missilistico russo Pantsir S-1, oltre a due obici "Msta-B", un obice semovente "Msta-S", tre unità di veicoli corazzati e di altro tipo sul fronte meridionale... uccidendo 40 soldati. 

Il comando operativo ucraino "Sud" ha riferito il 30 giugno che le truppe russe "hanno evacuato frettolosamente i resti della guarnigione" e "hanno lasciato l'isola" dopo essere state attaccate dalle forze ucraine durante la notte. 

E che nel sud la Russia abbia difficoltà lo testimonia anche che le forze ucraine continuano ad avanzare nel nord dell'oblast di Kherson, liberando il villaggio di Potiomkino, dopo aver distrutto diversi carri armati russi e veicoli da combattimento della fanteria.

Per tutta risposta, la Russia ha messo in acqua 5 sottomarini dei 7 che fanno parte della flotta nel Mar Nero, salpati da Sebastopoli nelle scorse ore. 

Lo Stato maggiore ucraino ha comunicato il nuovo bollettino con le perdite subite dai russi aggiornato a ieri: 35.600 soldati, 1.573 carri armati, 3.726 veicoli corazzati da combattimento, 2.602 veicoli e serbatoi di carburante, 790 sistemi di artiglieria, 246 sistemi di lancio multiplo di razzi, 104 sistemi di difesa aerea, 185 elicotteri, 217 aeroplani, 641 droni e 14 imbarcazioni.

I media russi hanno diffuso la notizia che le forze di Mosca che occupano Berdiansk hanno permesso di salpare ad una nave con 7.000 tonnellate di grano a bordo, rubate dai territori ucraini. Questa è la prima nave a lasciare il porto di Berdiansk dall'inizio dell'invasione .

Ma mentre i russi fanno salpare una parte di grano, distruggono quello conservato in un deposito nell'oblast di Dnipropetrovsk, a Zelenodolsk, che conteneva 40 tonnellate di grano, provocando un incendio.

Sul fronte diplomatico l'Ucraina ha deciso di interrompere i rapporti con la Siria dopo che Damasco ha riconosciuto le aree occupate dai russi dell'Ucraina orientale come stati indipendenti. “Il ministero degli Esteri ucraino condanna fermamente la decisione della Repubblica araba siriana di riconoscere la cosiddetta 'indipendenza' dei territori temporaneamente occupati negli oblast di Donetsk e Luhansk”, ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri.

Ue, nel frattempo, starebbe trattando per esentare l'exclave russa di Kaliningrad dalle sanzioni. Secondo Reuters, funzionari di Bruxelles, con il sostegno della Germania, starebbero operando in tal senso per arrivare ad un accordo all'inizio di luglio. Dal 17 giugno la Lituania ha parzialmente vietato il transito di merci dalla Russia all'oblast di Kaliningrad a causa delle sanzioni Ue.

Ma la notizia più importante, addirittura fondamentale, è che la borscht sarà  inclusa nella lista del patrimonio culturale dell'UNESCO. Che cos'è? Una zuppa a  base di barbabietole.

Autore Alberto Valli
Categoria Esteri
ha ricevuto 375 voti
Commenta Inserisci Notizia