INTRODUZIONE

Come si diventa scrittori? Boh?!

(Rispondere con un interrogativo è un vezzo che in pochi possono permettersi, così come è anche un principio di maleducazione).

Presumo lo si diventi nel momento in cui qualcuno ti pone la questione. Quando qualcuno, cioè, ti investe della qualifica (ma è una qualifica? Boh?).

La sto prendendo alla larga, per non dire che alla base c’è la lettura. Vorrei dare dei consigli per evitarla, ma non è possibile. E leggere di tutto, dall’articolo di giornale, al volantino della spesa, allo slogan. Sì, perché esistono vari tipi di scrittura e forse, lo scrittore di contenuti (detto anche copywriter) è lo scrittore più preparato (io lo odio!) perchè deve essere persuasivo e indurre a un’azione in uno spazio di battitura limitato (centosessanta caratteri, magari, per convincere a fare qualcosa, ma ti rendi conto?), a differenza del ricco scrittore di testi, lui sì che vive nel lusso dei suoi milleottocento caratteri di cartella!

Conoscere forme di scrittura diverse non significa appropriarsi delle tecniche, ma soltanto sapere che si può scrivere in modi diversi, anche nell’ambito di un libro, non si scrive una quarta (quelle quattro righe che trovi nel retro della copertina), allo stesso modo del testo.

Insomma, leggere di tutto, anche gli annunci mortuari, se necessario, è un primo mezzo passo.

Seguiranno altre puntate. È una minaccia!


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