Nella vacanza "promozionale" in Veneto, Luigi Di Maio, tra una foto e un video da postare sui social, ha trovato pure il tempo di farsi "casualmente" intervistare da alcuni giornalisti, mentre, sempre casualmente, veniva ripreso da uno dei suoi "cameram" personali in modo da postare il video dell'intervista sui social.

Una vita d'inferno, bisogna ammetterlo, quella dei due vicepremier del cambiamento che, pure in vacanza, ogni ora devono apparire su facebook, twitter o instagram con foto, dichiarazioni, filmati... ormai, non sono da considerarsi più dei politici, ma dei puri e semplici "influencer".

Chiusa la digressione, è da ricordare che tra le parole in libertà pronunciate Di Maio vi sono anche quelle che, seppur brevemente, danno qualche inpormazione in più in relazione al reddito di cittadinanza.

Secondo quanto dichiarato dal capo politico dei 5 Stelle, il provvedimento riguarderà esclusivamente i cittadini italiani. Di Maio ha quindi escluso che il provvedimento riguarderà i cittadini residenti in Italia, sia che siano cittadini dell'Ue, sia che siano cittadini extra Ue.


È una dichiarazione sicuramente importante, perché ne smentisce un'altra fatta in precedenza, quando Di Maio aveva detto che comunque il provvedimento avrebbe riguardato almeno i cittadini dell'Ue.

In ogni caso, le parole di Di Maio qualche perplessità la fanno sorgere. È vero che il provvedimento voluto dai 5 Stelle si chiami reddito di cittadinanza, ma nella sostanza, però, è un provvedimento di accompagnamento al lavoro che riguarda sia chi un lavoro lo aveva che chi un lavoro lo ha perso, fornendo nel frattempo un contributo di sussistenza che può arrivare fino a circa 800 euro.

Al reddito di cittadinanza è possibile accedere in base a determinate condizioni, ma finora non era stato detto chiaramente che tale provvedimento fosse destinato esclusivamente ai cittadini italiani.

A questo punto, viene da chiedersi se tale scelta non finisca per essere in conflitto con la legislazione dell'Ue e con la Costituzione italiana... oltre che con la logica. Infatti, chiunque risieda in Italia, anche proveniente da altri Paesi, e paghi le tasse in Italia - tante o poche che siano - è evidente che contribuirà in parte anche a supportare il reddito di cittadinanza, di cui però non potrà usufruire, perché straniero.

Ma siamo certi che sia possibile licenziare leggi simili?