La sfida tra Empoli e Spezia è stato il primo dei tre incontri che si sono disputati sabato in Serie A.
Al Castellani è finita 2-2, un pareggio che non lascia soddisfatti i liguri, andati al riposo avanti di due gol e con un uomo in più. Lo Spezia aveva ottenuto il doppio vantaggio grazie alla prima doppietta di Verde, con il primo gol siglato su rigore al 25' (tirato e realizzato due volte perché fatto ripetere per l'entrata in area anticipata di Luperto), ed il secondo cinque minuti dopo con un fantastico sinistro da fuori area. Sul calcio di rigore Parisi è stato espulso per aver evitato che la palla finisse in rete respingendola con la mano sulla linea di porta.
Nel secondo tempo, gli ospiti rimangono subito in dieci per un secondo giallo dato a Esposito e l'Empoli, ristabilita la parità numerica, riesce a rimontare.
Cambiaghi accorcia le distanze al 71' sfruttando una penetrazione in fascia di Caputo, mentre è Vignato al 94' a pareggiare il risultato risolvendo una mischia in area con un tiro di prima dal limite.
Lo Spezia dopo tre sconfitte consecutive con il punto conquistato si porta a +5 dalla terzultima, mentre l'Empoli viaggia a metà classifica con un confortevole margine sulle ultime tre.
Nel successivo match del pomeriggio, a farla da padrone sono state le parate di Falcone, determinanti per il punto conquistato dal Lecce al Via del Mare contro la Roma. La partita è terminata 1-1.
I salentini si portano in vantaggio dopo pochi minuti grazie al solito Baschirotto su azione di calcio d'angolo. La formazione di Mourinho reagisce subito e pareggia al 17', con Dybala che segna su rigore concesso per fallo di mano di Strefezza, anche in questo caso su azione di calcio d'angolo. Il portiere del Lece, che aveva già opposto una buona resistenza ad El Shaarawy, si rivela poi determinante con tre interventi decisivi su Abraham (due alla fine del primo tempo e uno all'inizio della ripresa).
Il Lecce sale in classifica a 24 punti e la Roma raggiunge il Milan al terzo posto con 41. Per i giallorossi da segnalare il ritorno in campo di Wijnaldum.
In serata, l'Atalanta conferma il suo ruolo di bestia nera della Lazio all'Olimpico, dove i nerazzurri hanno raccolto sempre punti nelle ultime 6 partite. La squadra di Gasperini parte forte e nei primi minuti costringe Provedel a due difficili interventi su Hateboer e Lookman (con una deviazione sulla traversa).
La Lazio si fa vedere al 20' minuto con Immobile che, da buona posizione, spara alto sulla traversa. La pressione degli ospiti è però inarrestabile e al 23' vanno in vantaggio con Zappacosta che segna con un destro a giro che si infila all'incrocio. Poco dopo è il turno di Hojlund che dal limite, con un destro, sfiora il palo.
Anche la Lazio, però, chiama Musso agli straordinari e prima del riposo dà il meglio di sé su un tiro di Zaccagni dal limite, mentre all'inizio della ripresa neutralizza una conclusione di Immobile.
Hojlund mostra tutta la sua forza con una progressione inarrestabile fermata da un ottimo Provedel. Sarri decide allora per un triplo cambio (Pedro, Vecino e Lazzari entrano al 57'). Il centravanti bergamasco però è in forma eccezionale e al 65' si lancia in scivolata per depositare in porta un traversone di Lookman, fissando il risultato sullo 0-2.
L'Atalanta raggiunge Roma e Milan al terzo posto con 41 punti, mentre la Lazio resta agganciata al treno per la Champions, ma scivola al sesto posto, ferma a 39 punti.