Queste le dichiarazioni dei due allenatori rilasciate nella conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League tra Manchester City e Inter.

Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter: 

Cosa ti aspetti domani e cosa chiedi ai tuoi? "Sappiamo il tipo di partita che dovremo fare, il City è la squadra più forte al mondo in questo momento ma noi sappiamo il nostro percorso e siamo orgogliosi si essere arrivati fino a qui. Faremo di tutto per fare una partita di una concentrazione incredibile, dovremo limitare gli errori e fare il massimo contro una squadra molto forte".

Questo percorso vi ha uniti? Il legame umano vi ha spinto ancora di più? "Domani sarà la 57esima partita per noi, è stato un percorso lunghissimo, sono le prime 56 gare che ci hanno permesso di giocarci quella di domani. Abbiamo avuto momenti difficili attraverso i quali siamo cresciuti, i ragazzi sono stati bravissimi a stringersi tutti insieme, abbiamo messo un impegno folle che ci ha portati qui. Dopo aver conquistato la finale abbiamo avuto poco tempo per pensare a quello che avevamo fatto perché avevamo un finale di campionato da giocare e la finale di Coppa Italia. Ora ci stiamo concentrando su questo, sappiamo che domani combatteremo centimetro su centimetro contro una squadra fortissima".

La chiave sarà a centrocampo? "Sarà molto importante il centrocampo, ma domani saranno molto importanti le gambe, la testa e il cuore. Le gambe serviranno per la corsa in più, la testa per rimanere lucidi in tutti i momenti della partita e il cuore in queste sfide ti fa trovare energie che non si pensano neanche di avere".

Domani sarà una partita per scriver la storia... "Si, domani abbiamo una grandissima opportunità di scrivere la storia del nostro Club. Sappiamo che sarà difficilissimo ma proveremo INSIEME, che è la parola che ci ha portati qui e insieme cercheremo di fare un’impresa".

In una stagione che non è stata sempre facile questa è un po’ la chiusura di un cerchio? "Io, la squadra, lo staff siamo abbastanza tranquilli, c’è serenità. Ovviamente più la partita si avvicina e più sale la tensione. Sappiamo cosa vuole dire questa partita per tutti, per la società, per la squadra e per i tifosi che ci hanno sempre accompagnati, non siamo mai stati soli, dai derby in semifinale a tutte le trasferte europee. Domani quel sacrificio in più lo dobbiamo ai tifosi e alla nostra società".

Che clima c’è? "Ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri che non cambierei con nessuno. Questa rosa sono 20 mesi che mi dà grandi soddisfazioni e gioie che siamo riusciti a regalare anche a società e tifosi. I ragazzi sono abbastanza sereni e si stanno allenando bene. Abbiamo ancora qualche dubbio, Mkhitaryan e Correa sembrano essere in ripresa, oggi c’è ancora l’ultimo allenamento allo stadio e domani il risveglio muscolare".

Hai letto le parole del Presidente Zhang? Quanto questa tua forza sarà importante domani? Mkhitaryan? "Oggi c’è l'ultimo allenamento, Mkhitaryan ieri ha fatto il primo allenamento completo dopo 22 giorni, ci sono buone sensazioni. Per il Presidente mi fanno piacere le sue parole, nel nostro percorso ci sono stai momenti anche non facili e le sue parole di conforto e le sue telefonate hanno dato grande forza a me, alla squadra e al mio staff".

Cosa faranno i tuoi difensori per arginare Haaland? "Sappiamo la forza del City, quella di Haaland, sarà un osservato speciale come tutti loro, lui è un giocatore d’attacco, abbiamo predisposto qualcosa ma tutta l’Inter dovrà essere brava a limitare tutto il Manchester City".

Avete preparato anche i rigori con attenzione? "I rigori li abbiamo provati sempre durante l’anno e li proveremo anche oggi, c’è massima attenzione. La difesa del City è solida e ha concesso pochissimo. Bisogna essere bravi, aldilà dei moduli sappiamo di affrontare una squadra di assoluto rispetto e cercheremo di fare una partita che serve per una finale".

Le altre 2 italiane hanno perso la finale. Sente che l’Inter deve mostrare qualcosa di diverso per il calcio italiano? "È naturale, sarebbe importante per tutto il calcio italiano. Sono molto dispiaciuto per Roma e Fiorentina che hanno fatto ottime partite. Ora tocca a noi ma indipendentemente da come finisca la nostra e come sono finite le altre quest’anno c’è stato un gradissimo traguardo con 3 finaliste in tutte le coppe europee, un bellissimo segnale per il calcio italiano".

Brozovic o Mkhitaryan? "Nei primi 5 mesi purtroppo non ho potuto scegliere come sto facendo in questi ultimi e i risultati si sono visti. Per domani valuteremo anche la condizione di Mkhitaryan".

Sei uno specialista nelle finali, come prepari i giocatori psicologicamente? "Ho la fortuna di allenare giocatori che sanno giocare queste partite, abbiamo calciatori che hanno fatto tante partite importanti, campioni del Mondo, d’Europa che hanno giocato tante finali, bisogna essere lucidi, bravi e gestire bene i particolari che fanno al differenza, dovremmo essere bravi domani in questo senso".


Questo, in breve, quanto detto dal catalano Pep Guardiola, tecnico del City: 

"Dobbiamo essere pazienti. La cosa più importante in questo tipo di partita è pensare che stiamo sullo 0-0 e che stiamo perdendo.Le squadre italiane quando il risultato è 0-0 pensano che stiano vincendo. Non stanno vincendo, è 0-0. Dobbiamo essere stabili, prendere ritmo ed essere stabili.Nei momenti brutti dobbiamo fare un passo avanti. Succederà. Un 1-0 in meno o un 1-0 in più, chiunque vinca, è necessario rimanere stabili.Il piano per la finale è stabilità, che aiuta in certi momenti della partita a riprendere sicurezza.In una finale è importante avere un piano. Ma le finali sono partite una tantum... se va male possiamo mettere più attaccanti. O forse metteremo sette difensori centrali, non lo so. Ci sono momenti in cui non c'è tattica che tenga. È solo consapevolezza di voler vincere.La finale persa nel 2021 contro il Chelsea? Questa è un'altra gara, i giocatori sono diversi. Quello che avevamo pianificato due anni fa era fare una buona partita contro il Chelsea. Non ha funzionato. Ecco perché la gente dice che era sbagliato. Domani sarà lo stesso. Avrò un piano. Siamo pronti...ho la sensazione che i giocatori daranno assolutamente tutto. Forza!"

La finale si giocherà a partire dalle ore 21 di sabato allo stadio olimpico Ataturk di Istanbul. 

A dirigere l'incontro sarà il polacco Szymon Marciniak, assistito dai connazionali Paweł Sokolnicki e Tomasz Listkiewicz. Quarto uomo il romeno István Kovács, mentre al Var sierederà Tomasz Kwiatkowski, anch'egli polacco.