Anche in questo caso è comunque colpa di Conte. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle è il nuovo Marino, l'ex sindaco di Roma che di ora in ora, per l'attenta stampa italiana, era responsabile di tutto ciò che di negativo fosse accaduto nella capitale... in fondo il sindaco era lui. Naturalmente, la stessa attentissima stampa, una volta che Marino fu dimesso da sindaco dai congiurati renziani su ordine del loro padrone, quello che di negativo accadeva a Roma era da considerarsi cosa normale e dovuta... un po' quello che accade da sempre il tutte le altre città italiane.
Draghi, premier tecnico di un governo di unità nazionale chiede al fondatore del M5s di far fuori colui che guida il partito e questa dovrebbe essere una cosa normale e dovuta?
Sembrerebbe di no, tanto che dei giornalisti ne chiedono conto a Draghi il quale, indirettamente, conferma la notizia dicendo di essersi sentito con Conte e che i due si chiariranno in un incontro futuro.
Ma perché Draghi, visto che non è uno sprovveduto, non si è premurato di smentire subito la notizia, quando ne ha parlato per la prima volta? È un mistero a cui continua a non rispondere. Non lo ha fatto neppure ieri in conferenza stampa, dove ha detto che lui non ha mai chiesto la testa di Conte.
Conte, da quando la notizia è divenuta di dominio pubblico, ha bollato l'accaduto come grave, ma non ha mai detto che avrebbe lasciato il Governo. Lo ha ripetuto ieri... più volte.
In compenso, oggi, la ricostruzione che della vicenda danno i giornali è che Conte o i contiani del Movimento si sono inventati tutto per far fuori Draghi e/o Grillo, che Conte è tentato dal dare l'appoggio esterno a Draghi e ritirare i ministri dal Governo, che Casalino ha letto il comunicato preparato all'uopo a non meglio specificati commensali in un ristorante a base di sushi a ponte Milvio, che un parlamentare grillino sa che tutto è stato orchestrato per delegittimare il fondatore del Movimento, che...
Insomma, anche il tentativo di far fuori Conte (da parte di Draghi) è colpa di Conte.
In Italia i giornalisti che si occupano di politica non sono così diversi da quelli che si occupano di sport e calciomercato... per loro tutto è vero e falso nel giro di poche ore, e non si fanno neppure problemi nel giustificarsi con i loro eventuali lettori. I retroscenisti ritengono dovuto scrivere tutto e l'esatto contrario... ormai è prassi.
Quello che però ormai non è più credibile è il pretendere di voler dimostrare che qualunque cosa negativa che accada in Italia sia sempre e comunque colpa di Conte. A questo punto è difficile credere che il motivo di tale convinzione nn sia da ricercare nei suggerimenti che ricevono dai loro editori, editori impuri che utilizzano i media - cosa risaputa ed accertata - per indirizzare l'opinione pubblica a supporto dei loro interessi economici e finanziari.
Aggiornamento. Alle 16.30 di venerdì c'è stata una telefonata fra il premier Mario Draghi e il presidente del M5s Giuseppe Conte. I due, come riporta l'Ansa riportando "fonti parlamentari", si sono dati dati appuntamento a Palazzo Chigi per lunedì pomeriggio.