Recente studio scientifico lascia ben sperare per gli acufeni.

Ricercatori dell'Università di Pittsburg hanno pubblicato alla fine del mese di marzo 2016 i risultati dei loro studi di laboratorio che concernono la possibilità di migliorare un farmaco già approvato dalla FDA americana per l'epilessia.

Il nuovo preparato è risultato 15 volte più potente rispetto al farmaco precedente (Retigabina) e lascia prevedere che gli effetti collaterali, quando il farmaco sarà approvato, potrebbero essere ridotti in maniera significativa.

Che c'entra un farmaco antiepilettico con gli acufeni?

C'entra, perché sia nel caso degli acufeni che in quello dell'epilessia le cause vanno fatte risalire alla ipereccitabilità delle cellule nervose, da qui l'assimilazione.

Finora il nuovo preparato è stato studiato soltanto in laboratorio, ma visti i risultati molto promettenti si pensa già di passare alla sperimentazione su animali, per poi arrivare alla fase clinica, cioè verificandone l'efficacia sull'uomo contro epilessia e acufeni.

Sarebbe la tanto attesa soluzione farmacologica per gli acufeni, visto che quelle proposte finora si rivelano per lo più dei blandi palliativi per ridurne, se possibile, la portata e gli effetti disastrosi sulla vita di tutti giorni.

Prevenendo l'ipereccitazione delle cellule nervose il nuovo preparato renderebbe la vita difficile agli acufeni, che non avrebbero più motivo d'esistere.