In Arabia Saudita il governo di Riyad rade al suolo gli edifici di Al-Awamiyah ad al-Qatif, roccaforte sciita
Questa volta non è l'Isis a radere al suolo una città mediorientale, ma è proprio il civilissimo e corteggiatissimo governo di Riyad.
La monarchia saudita governa un paese in maggioranza sunnita, di cui fa parte anche una consistente minoranza sciita - circa il 15% della popolazione - concentrata nella parte orientale del Paese, sulla costa del Golfo Persico.
Ad Al-Awamiyah, quartiere di Al-Qatif, le forze di Riyad - a detta di molti attivisti locali - stanno radendo al suolo tutti gli edifici della zona: ordini di sfratto, interruzione dei servizi primari (luce e gas) e bulldozer che radano al suolo case, negozi, scuole...
I sermoni dell'Ayatollah Nimr al-Nimr che richiamavano la famiglia reale saudita ad un cambiamento democratioco nel paese non erano piaciuti al governo di Riyad che lo condannato e giustiziato nel gennaio del 2016, facendone così un martire per la comunità di Al-Awamiyah che per mesi ne ha ricordato la figura con scritte, manifesti e striscioni.
Non certo la strategia migliore per fermare una protesta, considerando anche che l'esecuzione dell'Ayatollah è avvenuta insieme a quella di altri 46 detenuti.
Per questo i residenti di Al-Awamiyah, per lo più sciiti, in questi giorni vengono così allontanati e dispersi, senza tanti riguardi e nel più totale silenzio dei media e nella quasi totale indifferenza degli Stati occidentali, in gran parte ottimi fornitori di armamenti all'Arabia Saudita, con una pur minima eccezione del Canada che ha dichiarato di investigare su quanto sta accadendo per valutare future forniture militari a Riyad.
Quindi, come morale della vicenda, abbiamo avuto conferma del fatto che, se a commettere un crimine contro decine di migliaia di persone è un governo che sostiene le esportazioni - e di conseguenza le economie - dei paesi occidentali con acquisti miliardari in armamenti, allora la comunità internazionale, istituzioni e media, fa semplicemente finta che quanto accade non stia accadendo, evitando di informarne la propria opinione pubblica.
Pertanto, i crimini per cui l'occidente democratico si indigna sono solo quelli commessi dagli straccioni. Come sempre, per non esser condannati, non è necessario non commettere un crimine, ma considerare quanti soldi si hanno e se siano sufficienti per acquistare l'impunità.