"Con le battute di Tajani sull'Unione Sovietica, quelle di Musumeci sull'assistenzialismo e le inevitabili polemiche conseguenti non si va da nessuna parte.Credo sia necessario abbassare i toni, incontrarsi con Giorgia Meloni e avviare un confronto di merito. Le opposizioni hanno presentato una proposta comune di salario minimo seria e dettagliata. Se il Governo ha idee diverse su come affrontare la povertà lavorativa, le ascolteremo con attenzione".

Questo quanto aveva detto ieri il leader di Azione, Carlo Calenda

Successivamente, Giorgia Meloni ha fatto sapere di voler "approfondire" la proposta dell'opposizione dichiarando, adesso, che la sua posizione sull'argomento è sempre stata laica (!!!), aggiungendo che il suo timore è che il salario minimo divenga un "parametro sostitutivo" e non "aggiuntivo", in pratica, producendo adeguamenti dei compensi al ribasso.

Probabilmente, invece, le avranno comunicato i risultati dei sondaggi su come anche i suoi elettori giudicavano il salario minimo e così, dal cilindro, ha tirato fuori la "posizione laica" per salvare la faccia.

Calenda esulta: "Sono felice che ci sia un'apertura da parte del Governo a discutere di salario minimo. Sospendiamo le polemiche e proviamo a fare insieme qualcosa di utile per l'Italia".

Elly Schlein è più "pratica" e si dice disponibile a un incontro con la presidente del Consiglio: "Sono felice di leggere che ci sarebbe un'apertura della presidente del Consiglio a un confronto nel merito...  ma allora la maggioranza ritiri l'emendamento soppressivo".

Questo, invece, il commento di Nicola Fratoianni, AVS

"Meloni si dice disposta a discutere di salario minimo. Pare abbia bisogno di approfondire, pensate un po’.Se la presidente del consiglio ha bisogno di approfondire può venire con me a parlare con i milioni di lavoratori a 3 o 4 euro l’ora. Mi pare incredibile che fino ad oggi non se ne sia accorta. È proprio vero che vivono su un altro pianeta…Dopo di che, se davvero vuole il confronto, metta la sordina alle chiacchiere ignoranti di Tajani e ritiri l’emendamento soppressivo dei suoi.Altrimenti siamo di fronte al solito gioco delle tre carte della maggioranza, la solita truffa ai danni dei cittadini per bene di questo paese."