BBC: "Giorgia Meloni sostiene le sanzioni occidentali alla Russia e ha attenuato la retorica sull'Europa, ma abbraccia ancora un vecchio slogan adottato dai fascisti di Benito Mussolini: "Dio, patria e famiglia". Si è anche espressa contro la "lobby LGBT" e ha chiesto un blocco navale della Libia per fermare la migrazione".

Sul Guardian, sottolineano che "Meloni sostiene personalità antidemocratiche come il primo ministro ungherese Viktor Orbán. All'inizio di questo mese, gli eurodeputati di Meloni hanno votato contro una risoluzione che condannava l'Ungheria come un regime ibrido di autocrazia elettorale. Meloni è anche alleato del partito nazionalista al potere in Polonia, Diritto e Giustizia, dei Democratici svedesi anti-immigrati e del partito spagnolo di estrema destra Vox".

Per Al Jazeera queste "elezioni potrebbero portare al potere il governo più di destra che l'Italia abbia mai avuto dalla Seconda guerra mondiale ad oggi".

El Pais paventa le conseguenze per l'Europa nel caso a Roma si instauri un governo di estrema destra.

Si potrebbe continuare... ma la percezione che la patriota Meloni dà di sé all'estero, nonostante gli sforzi fatti da politici e commentatori in Italia, è quella di un'estremista di destra che farà diventare l'Italia un esempio e un traino per i partiti neo/post o semplicemente fascisti di tutta Europa.

Ci mancava solo questo, con un Paese alle prese con la crisi energetica, l'Inflazione, licenziamenti e recessione che saranno conseguenti ai primi due problemi elencati, una guerra che prima o poi rischia di vedere coinvolta direttamente anche la Nato e, tanto per non farci mancar nulla, una pandemia che sta riprendendo a fare capolino... nella speranza che le mutazioni del coronavirus siano anche in futuro arginate dai vaccini a disposizione in questo momento.

E a fine ottobre, Mattarella potrebbe dare l'incarico di formare un nuovo governo dopo 100 anni dall'incarico che fu assegnato da Vittorio Emauele a Benito Mussolini, lo stesso Benito Mussolini che la Meloni fino a ieri ha definito come il suo politico di riferimento.

Per questo bisogna stupirci se oggi Giorgia Meloni invita gli italiani a contribuire a scrivere la storia... avrebbe invece dovuto invitarli a RISCRIVERE la storia.