Missione compiuta per i militari italiani che rientrano in Italia. Ieri alla presenza del Ministro della Difesa Guerini, c'è stata la cerimonia  dell'ammaina bandiera presso la base di Camp Arena a Herat, base che sarà riconsegnata alle forze di sicurezza locali.

Gli 800 militari hanno iniziato le operazioni  di rientro a maggio e si concluderanno presto. Una Missione durata 20 anni, durante i quali i militari italiani hanno supportato il popolo afgano costruendo scuole, pozzi, ospedali, addestrato le forze di sicurezza afgane, e combattendo contro i talebani.

Sì, combattendo contro i talebani che in tutti i modi hanno sempre osteggiato il processo di liberazione dell'Afghanistan dalla loro violenza cieca ed ostacolato la sua evoluzione verso un futuro di pace e di progresso.

Adesso che il tricolore italiano non sventolerà più in terra afgana, restano le tante incognite di un futuro che per il popolo afgano all'improvviso diventa incerto e irto di pericoli. I talebani in questi giorni sono infatti  ritornati all'attacco.

Viene da chiedersi se nonostante tutto l'impegno e il sacrificio , i 53 caduti in missione e i 700 feriti, i militari italiani siano davvero riusciti a costruire un futuro migliore per questo popolo.  Solo il passare del tempo potrà dare una  risposta.

Di sicuro c'è che il  popolo afgano sarà per sempre grato ai militari italiani per la loro dedizione, passione, professionalità ed impegno nel supportarli in questi 20 anni. (lasottilelinearossa.over-blog.it