Salute

Sigaretta elettronica e Flavor ban. Proibire per curare?


BREVE PREMESSA

Ad oggi si contano circa 8.000.000 di decessi/anno per cause correlabili al fumo di tabacco

La sigaretta elettronica, apparsa come soluzione alternativa e meno dannosa sul mercato da ormai oltre un decennio, è oggetto di una grande divisione nella comunità medico - scientifica. Chi la promuove come strumento e soluzione efficace contro il fumo (gli UK a farla da padrone), chi per contro la "demonizza" presentandola come causa di una "epidemia" giovanile che porta i ragazzi verso una nuova dipendenza.

Negli USA gli aromi sono visti da realtà quali la Bloomberg Philanthropies tra i principali pericoli di attrattiva tanto da essere stati ormai banditi e/o limitati ai minimi termini in oltre 8 stati per un corrispettivo di circa 40.000.000 di abitanti.


GLI EFFETTI DEI DIVIETI

Ci si "dimentica" però di un fattore fondamentale, il fumo di tabacco. Infatti i dati legati al ban degli aromi partendo dal 2018 dalla città di San Francisco, non paiono essere incoraggianti.

A fronte di una decrescita continua del consumo di tabacco in linea con altri distretti, dal 2018 si nota una nuova crescita, a San Francisco, città pilota.


CIO' POTREBBE COMUNQUE NON BASTARE

Nonostante l'evaporazione di una miscela liquida rispetto alla combustione di un elemento solido, sia ampiamente dimostrato faccia infinitamente meno male, a patto che gli ingredienti siano controllati e correttamente notificati, pare anche per l'Europa, con la nuova revisione della Tobacco Products Directive (TPD), la direzione penda verso forti restrizioni e nuovi percorsi di certificazione, come sta avvenendo oggi negli USA a vantaggio delle sole Big o di aziende in grado di coprire spese considerevoli per poter immettere i propri prodotti sul mercato.

La forza della sigaretta elettronica fino ad oggi sta proprio nel fatto di offrire una vasta scelta, facilitando chi decide per questo approccio, al totale abbondono del fumo.

Se si andrà verso un Flavor Ban e/o verso una standardizzazione del hardware con i soli sistemi chiusi, si otterrà ancora lo stesso effetto o si cadrà in scenari simili a quello della città di San Francisco? La sigaretta elettronica perderà buona parte della sua efficacia? Delle linee guida riguardo il corretto utilizzo, potrebbero essere una valida alternativa a questi scenari?


CONSIDERAZIONI PERSONALI

Standardizzare, chiudere i sistemi verso il pre-caricato, bandire buona parte degli aromi, la reputo si una soluzione ma a vantaggio di chi produrrà in larga scala. Come di consueto, la salute pubblica pare essere l'ultimo dei pensieri.

Autore Scienza e Svapo
Categoria Salute
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