Nel 2017 sono stati 324 i licenziamenti di dipendenti pubblici, di cui quasi la metà - 154 pari al 48% - derivano da assenze.

Tra questi sono 55 i licenziamenti dovuti alla falsa attestazione di presenza, i cosiddetti “Furbetti del Cartellino”. Rispetto al 2016 per costoro si registra un lieve calo.

Con la riforma Madia, i Furbetti sono stati messi sotto pressione, ed è stato cambiato l’iter per chi viene colto in flagrante, ossia allontanamento immediato dal posto di lavoro entro 48 ore.

Ma cosa facevano i furbetti lo può testimoniare Gianluca Santoni, che è stato consulente del Policlinico azienda ospedaliera romana, proprio per scovare i lavoratori furbi.

“Sono stato chiamato per controllare persone che si allontanavano di continuo dal posto di lavoro. Grazie alle indagini, si è scoperto che quelle assenze venivano utilizzate per svolgere altri lavori. Da qui è scattata la denuncia.”

I licenziamenti riguardano anche cattiva condotta, assenze ingiustificate, doppio lavoro. Nei controlli c’è adesso una novità: le ispezioni scattano a campione da parte della Guardia di Finanza, sulla base di un accordo con l’ispettorato della funzione pubblica.