Il professor Draghi, tramite il "quantitative easing", non ha salvato l'Italia e gli italiani, ma l'euro e le banche. Ma anche facendo questo, dirà qualcuno, ha comunque salvato gli italiani, i cui conti correnti e i cui risparmi sono custoditi dalle banche! È vero, ma rimane comunque la questione delle priorità.

Nell'affidare un Paese ad un banchiere, perché Draghi questo è, va messo in conto che il banchiere agirà avendo come punto di riferimento le banche e i clienti che per le banche sono più remunerativi, cioè le imprese. Poi, verranno i cittadini.

Che cosa farà Draghi, in linea di principio, lo ha già detto un anno fa, in un articolo su FT:

"È già chiaro che la risposta [alla crisi provocata dalla pandemia] deve comportare un aumento significativo del debito pubblico. La perdita di reddito subita dal settore privato - e qualsiasi debito accumulato per colmare il divario - deve essere alla fine assorbita, in tutto o in parte, nei bilanci del governo. Livelli di debito pubblico molto più elevati diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e saranno accompagnati dalla cancellazione del debito privato".

E dato che da sempre tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, nel caso di Draghi c'è da capire quanto grande sia questo mare: come e in che termini vorrà agire, partendo da chi? 

In base a quello che finora ha fatto in passato, Draghi partirà dalle banche che dovranno veicolare i soldi che, dopo numerosi passaggi, dalle imprese dovrebbero poi arrivare anche ai cittadini. A parte i tempi che tutto questo impiegherà, è sicuro che ad essere garantite in toto saranno le banche, un po' meno le imprese e ancor meno i cittadini. In un sistema a cascata, l'unica cosa certa è la quantità d'acqua alla fonte, ma non è che la stessa quantità d'acqua sarà poi disponibile a valle.

I politici italiani, affatati dal solo manifestarsi del nuovo Messia Draghi, non sembrano averlo compreso, previsto o almeno ipotizzato.

Così si va dai miracolati sulla via di Palazzo Chigi della Lega, che da anti-europeisti convinti adesso si dicono sostenitori dell'Europa e delle politiche della Commissione Ue a cui si affidano persino per risolvere - nel caso non fosse troppo disturbo - persino la questione dei migranti, fino agli ex anti-"psiconano" che adesso non avrebbero problemi a governare insieme a Forza Italia, anche a dispetto di quanto detto solo fino a pochissimi giorni fa (comunque la loro appartenenza al governo sarà decisa dal voto della piattaforma Rousseau).

Tra queste due forze non è che il quadro migliori, come dimostrano le dichiarazioni dei "socialisti per caso" di Italia Viva o dei socialisti per modo di dire rappresentati dal Partito democratico, tutti già dichiaratisi sostenitori del banchiere Draghi... come tra l'altro la stessa Sinistra (LeU e Art.1), che almeno vincola il suo appoggio a quello che Draghi, in concreto, intenderà fare.

Unica forza politica che, in teoria, si dice contraria è quella della sovranista Meloni, che però ha presentato a Draghi un programma di governo dicendosi disposta a votare qualunque cosa si avvicinerà alle proposte di FdI. Doppio ruolo, pertanto, quello della deputata sovranista, che si appresta ad un appoggio esterno, dopo aver anticipato il suo no al nuovo governo Draghi.

Come ultima annotazione, c'è da considerare che dopo quanto accaduto in questi giorni a seguito della miracolosa epifania di Draghi sulla scena pubblica, sarà per i parlamentari attuali molto complicato, se non impossibile, presentarsi agli italiani per chiedere loro di essere rieletti alle prossime politiche, soprattutto se gli elettori si ricorderanno delle loro dichiarazioni di queste ultime ore. 

Infatti, affermando che solo Draghi è in grado di fare per l'Italia ciò che non era mai stato fatto prima, risulta evidente che una volta a Palazzo Chigiè meglio che non se ne vada, ma vi rimanga il più a lungo possibile. Oltretutto, avendo già la certezza del benessere che grantirà alla nazione, che bisogno c'è che gli italiani diano uno stipendio a gente del "calibro" di Salvini e Renzi? Che bisogno c'è di una Camera e di un Senato quando abbiamo Draghi che sicuramente farà solo ciò che serve all'Italia e... come già ci assicurano Renzi, Salvini, Zingaretti, Di Maio, ecc. lo farà nel migliore dei modi?