Sulla discrezionalità nell'applicare la Goal Line Technology in relazione al fuorigioco, molti sono i dubbi emersi dopo aver visto quanto accaduto in Roma - Fiorentina, prima giornata del campionato di Serie A.
Sul secondo gol della Roma, nel fermo immagine del VAR diffuso in tv la palla al momento del passaggio sembra essere distante dal piede del calciatore giallorosso e non è chiaro se il passaggio sia avvenuto o debba ancora avvenire. Sul primo gol, Dazn ha diffuso come prova Var a dimostrazione della regolarità dell'azione un fermo immagine dove addirittura manca il momento in cui è stato effettuato il passaggio!
Sull'argomento Goal Line Technology, nelle scorse ore, è intervenuto l'ex arbitro Paolo Casarin nella sua rubrica sul Corriere della Sera in questi termini:
"Oggi anche gli arbitri sono felici di mostrare l'orologio con la sentenza giusta. Non sempre la tecnologia semplifica e risolve. Adesso, e non solo in Italia, non è ancora dimostrabile l'attimo esatto in cui un giocatore passa la palla al compagno attaccante: situazioni diverse con un numero di frame diversi. La scelta di quelle immagini crea la differenza rendendo la decisione finale ancora molto umana e cioè con dubbi. ...Eppure di questa discrezionalità non c'è traccia, quasi fosse un segreto. Il calcio ha bisogno di tempi lunghi per digerire cambi così importanti e farli diventare giusti, universali e definitivi. Ha quasi due secoli di vita e ha conquistato il mondo. Non distruggiamone lo spirito. Forse in Qatar, ai Mondiali l'anno prossimo, si potrà giocare con il fuorigioco tecnologico vero. Forse".