"Sono ore drammatiche a bordo della Geo Barents. Ieri siamo stati testimoni dell’ennesima tragedia nel Mediterraneo centrale: decine di persone in acqua che lottavano per sopravvivere, due donne che hanno perso i loro figli in mare, un bambino soccorso privo di segni di vita e rianimato sulla nave.Siamo riusciti a soccorrere 71 persone ma 22 risultano disperse. Una donna è morta successivamente a bordo. Tutti i superstiti sono gravemente traumatizzati e sotto shock".

Così Anna Pantelia di Medici Senza Frontiere ha descritto il salvataggio operato dalla Geo Barents nel Mediterraneo Centrale lo scorso 28 giugno.

Numeri rivisti qualche giorno dopo, con almeno 30 persone risultate  disperse, tra cui 5 donne e 8 bambini. 4 donne sopravvissute hanno perso un bambino e una  di loro ha perso i suoi 2 figli. Tra i bambini dispersi, 3 erano i neonati.  

Nel tardo pomeriggio di venerdì 1 luglio, dopo 4 giorni dalla tragedia, il Viminale ha comunicato alla Geo Barents la "concessione" di un porto sicuro. La nave, che si trova ad un centinaio di miglia  nautiche dal porto di Catania, potrà sbarcare a Taranto, che dista circa 24 ore dalla sua posizione attuale.