Cultura e Spettacolo

Scientology crede nel paradiso o l’inferno?

Gli Scientologist credono che le persone siano esseri spirituali immortali che hanno vissuto prima e vivranno ancora, e che la loro futura felicità e immortalità come esseri spirituali dipenda soltanto dalla loro condotta attuale.
 
Come scrisse L. Ron Hubbard nel libro Scientology: I Fondamenti del Pensiero:
“È evidente che ciò che creiamo nelle nostre società in questa vita influenzerà la nostra vita successiva. Questo è completamente diverso dal ‘credere’ o dall’aver ‘l’idea’ che questo accada. In Scientology, un individuo può sperimentare di persona queste cose. Ma se non lo può fare, nessuno si aspetta che le accetti. 
 
La dimostrazione che il nostro Aldilà è la nostra ‘prossima vita’, cambia interamente il concetto generale di destino spirituale. Non esiste controversia alcuna con i principi di qualsiasi fede, dal momento che non viene dichiarato uniformemente con precisione, da tutte le religioni se una persona andrà o meno immediatamente all’Inferno o in Paradiso. È certo che un individuo nella sua vita successiva sperimenterà l’effetto della civiltà che ha contribuito a creare. In altri termini, l’individuo ritorna. È in parte responsabile di ciò che succede oggi, poiché ne subirà le conseguenze domani”.
 
Il senso di responsabilità sociale si rafforza quando, nel corso della partecipazione ai servizi di auditing e di studio, gli Scientologist capiscono che in realtà sono esseri spirituali che hanno vissuto prima e vivranno di nuovo. Il corollario di questa realizzazione è un modello più elevato di etica e morale. Il mondo che si crea oggi è il mondo in cui si torna domani e si vive con i frutti delle proprie fatiche o i risultati delle proprie trasgressioni nella vita a venire. 
 
Questo non è solo un concetto astratto riguardante lo stato futuro della società. Questo è valido anche direttamente per la propria condizione spirituale. Un precetto fondamentale di Scientology è che la gente è fondamentalmente buona, ma è diventata aberrata attraverso il contatto con l’universo fisico e perciò commette atti dannosi. Questi atti riducono la consapevolezza e la capacità della persona e si ritorcono su di lei in una spirale discendente di infelicità e miseria. Attraverso Scientology, una persona può affrontare le sue azioni, assumersene la responsabilità e conoscere e sperimentare di nuovo la verità. 
 
Scientology mira all’inversione completa di questa spirale discendente e al raggiungimento della libertà spirituale per l’individuo e la società nel suo complesso.
 
Scientology condivide l’obiettivo della salvezza spirituale che esiste in molte fedi, come Ebraismo, Islam, Cristianesimo, Buddismo e Induismo. Mentre Scientology differisce nel modo in cui la salvezza deve essere realizzata, condivide però con le altre fedi la meta spirituale di salvare l’anima.
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