La stima delle vendite al dettaglio a marzo, pubblicata dall'Istat, riflette le conseguenze dell'emergenza coronavirus con la chiusura di molte attività di vendita al dettaglio imposta dal Governo a partire dal 12 marzo scorso, causando così una flessione rispetto a febbraio pari al -20,5% in valore ed al -21,3% in volume.

A determinare il calo nel dato congiunturale sono le vendite dei beni non alimentari, che diminuiscono del -36% in valore e del -36,5% in volume, mentre quelle dei beni alimentari sono stazionarie in valore e in lieve diminuzione in volume (-0,4%).


Il dato trimestrale è meno drammatico, anche se registra un calo del -5,8% in valore e del -5,9% in volume rispetto al trimestre precedente. Anche in questo caso, diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -11,5% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari registrano variazioni positive (rispettivamente, +2,0% in valore e +1,9% in volume).


Su base tendenziale, rispetto a marzo 2019, si registra una diminuzione delle vendite del -18,4% in valore e del -19,5% in volume. Anche in questo caso sono le vendite dei beni non alimentari a registrare un calo (-36% in valore e in volume), mentre risultano in crescita quelle dei beni alimentari (+3,5% in valore e +2,1% in volume).


Nella grande distribuzione aumentano le vendite degli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare (+5,2%), soprattutto dei
supermercati (+14,0%), mentre per quelli a prevalenza non alimentare si registra un calo eccezionale (-40,5%). Per gli esercizi specializzati le vendite subiscono una diminuzione ancora più forte (-55,7%).

Nelle imprese operanti su piccole superfici anche il comparto alimentare è in lieve diminuzione (-1,0%), mentre per quello non alimentare il calo è del 36,6%.


Rispetto a marzo 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del -9,3% per la grande distribuzione e del -28,2% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del -37,9%, mentre è in crescita sostenuta il commercio elettronico (+20,7%).