E pure Joni Mitchell si è stufata!

"I’ve decided to remove all my music from Spotify. Irresponsible people are spreading lies that are costing people their lives. I stand in solidarity with Neil Young and the global scientific and medical communities on this issue.  Joni Mitchell"

In una lettera aperta inviata a Spotify, Joni Mitchell ha annunciato di aderire all'iniziativa del suo collega e amico Neil Young, rimuovendo così tutte le sue canzoni da Spotify, poiché la piattaforma di streaming sta continuando a promuovere la disinformazione sul Covid, causando in tal modo la morte di numerose persone.

A inizio settimana, Neal Young aveva tolto le sue canzoni da Spotify, perché l'azienda svedese continuava a rendere disponibile il podcast "esclusivo" Joe Rogan Experience (JRE), già da tempo bollato dalla comunità scientifica come fonte di notizie false e senza fondamento sull'attuale pandemia.

Venerdì, Joni Mitchell ha seguito il suo esempio. Entrambi i cantanti sono sopravvissuti alla poliomielite, contratta non molto tempo prima che il vaccino per combatterla fosse disponibile.

 Mercoledì, Spotify ha tolto le canzoni di Neil Young dal proprio catalogo, dichiarando di sperare che in futuro il cantante ritorni sulla propria decisione, aggiungendo anche di aver sempre provveduto a rimuovere dalla propria piattaforma contenuti falsi e/o fuorvianti.

Peccato, però, che non sia così per il podcast Joe Rogan Experience. Ma c'è un motivo. Quel concentrato di disinformazione e notizie inventate relativo alla pandemia viene scaricato mensilmente da 200 milioni di persone e per averlo in esclusiva Spotify avrebbe pagato 100 milioni di dollari.