Esteri

Biden nomina la task force anti Covid, Trump pianifica comizi di protesta contro l'esito del voto

Negli Stati Uniti d'America, in questo momento, ci sono due presidenti: uno eletto e l'altro in carica. In tempi normali, i due presidenti collaborerebbero per il passaggio delle consegne. Ma questi non sono tempi normali, così mentre Biden pianifica il da farsi per essere pronto ad agire fin dal suo ingresso alla Casa Bianca, Trump sta valutando le iniziative per impedirglielo.

Che cosà farà Biden.

Il presidente eletto, già da lunedì, inizierà ad occuparsi di pandemia e convocherà una task force per pianificare come affrontare il contagio, che negli Stati Uniti ha causato finora quasi 240mila morti. A guidarla sono stati chiamati Vivek Murthy, David Kessler e Nunez-Smith, figure provenienti dal mondo scientifico-sanitario che si metteranno al lavoro pianificando misure di contenimento in collaborazione con le autorità locali, in modo da consentire in sicurezza riaperture e accessi di scuole e aziende.

Che cosa farà Trump.

Il presidente in carica continua a parlare di brogli affermando di aver vinto le elezioni e non ha intenzione di riconoscere la sconfitta. Ha promesso altre azioni legali, oltre a quelle già avviate in alcuni Stati, sebbene finora non abbia portato prove che possano dimostrare possibili brogli.

Ma se le prove non ci sono, a supporto delle sue accuse Trump vuole utilizzare la propaganda e avrebbe in programma una serie di comizi in stile campagna elettorale per creare un consenso popolare al riconteggio dei voti negli Stati che hanno affermarsi Biden. Dei comizi ha parlato il portavoce del team che ha gestito la sua campagna elettorale, Tim Murtaugh che, però, non ha fatto sapere quando e dove si svolgeranno.

Ma le possibilità di un riconteggio che cambi l'esito del voto non tenendo conto di centinaia di migliaia di schede elettorali (sostanzialmente quelle di chi ha votato per posta), non in uno Stato ma in più Stati, è inimmaginabile, secondo qualunque esperto Usa di questioni politiche. 

Ma Trump non ne è ancora convinto e si fa scudo anche dei procuratori generali, di parte repubblicana di Stati, come Louisiana, Kentucky, Missouri e Oklahoma, disposti ad appoggiare una disputa legale per il conteggio del voto per corrispondenza in Pennsylvania, anche se ancora non è stato specificato come. 

Finora, la scelta di Trump non ha prodotto conseguenze sul piano dell'ordine pubblico, a parte alcune manifestazioni pro e contro che hanno causato solo qualche scaramuccia. La preoccupazione di molti, però, è che ci possa essere un'escalation e nei prossimi giorni si registrino anche scontri violenti nelle strade di molte città americane.

Autore Antonio Gui
Categoria Esteri
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