ROMA – (Ernesto Genoni). Dopo le notizie infondate circa le presunte divisioni tra il Presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti, tra il Presidente del Consiglio e il ministro Piantedosi, oggi è la volta del ministro Nordio. 

“Non ho mai minimamente pensato di dimettermi- così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio in una sua nota. -  In primo luogo perché con la premier siamo in perfetta sintonia. Poi perché le critiche, soprattutto quelle espresse in modo scomposto ed eccentrico, sono uno stimolo a proseguire. Ed infine perché la mia risoluzione sulla giustizia è passata, in Senato, con 100 voti contro 50 dell’opposizione, e con la stessa percentuale alla Camera, con una standing ovation anche da una parte dell’opposizione. Le voci sulle nostre divisioni interne sono manifestamente smentite dai voti”. 

Le registrazioni delle conversazioni telefoniche non saranno messe in discussione se si tratta di reati di mafia o di terrorismo, così in sintesi Nordio al Senato .

Ma la “rivoluzione” ci sarà per tutti quei casi in cui un abuso dello strumento possa far "finire sui giornali", conversazioni di persone totalmente estranee alle indagini.

“Spiace deludere – così Giorgia Meloni - ma il clima nel Consiglio dei Ministri è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia con Palazzo Chigi. Nello specifico, il presidente Meloni ribadisce la sua piena fiducia nel Guardasigilli, che ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani.  In questo quadro, il presidente Meloni e il ministro Nordio si incontreranno in settimana per definire il cronoprogramma delle iniziative necessarie a migliorare lo stato della giustizia italiana. Il Governo è determinato, infatti, a portare avanti e ad attuare il programma di coalizione votato dai cittadini per dare all'Italia una giustizia giusta, veloce e vicina a cittadini e imprese.”