Scenari cupi per quanto riguarda il contagio da coronavirus anche in Gran Bretagna. Il premier Johnson, per contrastare la diffusione del virus, si è affidato ad un piano che prevede 3 scenari, ognuno dei quali contiene misure adeguate all'estensione del contagio. A varie zone del paese è stato applicato uno dei tre scenari o livelli, in base alla percentuale di contagiati. Questo, nelle intenzioni del governo, dovrebbe impedire un lockdown generalizzato a livello nazionale.

La misura è attiva da un paio di settimane ed ha effettivamente ottenuto qualche risultato positivo. L'attuale stima del tasso di contagiosità del virus, il fattore Rt, è adesso compresa tra 1,1 e 1,3, inferiore alla stima della scorsa settimana di 1,2-1,4 e ancor più bassa di quella di due settimane fa, compresa tra 1,3-1,5. 

La domanda che le autorità (sia politiche che sanitarie) britanniche adesso si stanno ponendo è se le attuali misure di contenimento possano essere sufficienti, considerato che un valore di Rt sopra ad 1.0 si traduce comunque in un  incremento dei casi di contagio. 

Il virus, anche in Gran Bretagna, si è diffuso più rapidamente di quanto previsto, tanto che lo scenario attuale, seppure in miglioramento, è comunque peggiore rispetto a quello immaginato in un documento di metà ottobre, in cui, senza interventi di contenimento adeguati, si prospettava la possibilità che nel corso del prossimo inverno nel Regno Unito sarebbero morte fino ad 85mila persone a causa della Covid.

Finora sono stati quasi un milione i casi di coronavirus nel Regno Unito e più di 45mila le persone morte con Covid, secondo i dati del governo. Quest'ultima cifra che considera solo le persone che sono morte entro 28 giorni dopo essere risultate positive al tampone, quindi è probabile che il numero di decessi sia più alto. Venerdì, sono stati 24.405 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore e 274 i morti.

Pertanto, anche in Gran Bretagna aleggia la possibilità di un nuovo lockdown, considerando che anche lì il sistema sanitario è già sotto pressione e che, anche se la diffusione del contagio miracolosamente si interrompesse da un giorno all'altro, i suoi effetti si ripercuoterebbero comunque sugli ospedali almeno per un altro mese.