Come contrastare la proliferazione delle zanzare e cercare di ridurre al minimo il loro numero ed evitare le punture delle zanzare e dei pappataci?

Si ricorda che le Amministrazioni comunali per contrastare la proliferazione delle zanzare (Aedes Albopictus o zanzara tigre e Culex pipiens o zanzara comune) effettuano i trattamenti larvicidi su pozzetti e caditoie di strade e piazze pubbliche e su parte dei fossi e scoli che si trovano alla periferia dei centri abitati. Si ritiene utile ribadire la necessità che anche i cittadini continuino ad effettuare con regolarità i trattamenti antilarvali nelle loro proprietà per contribuire alla riduzione del numero delle zanzare.

Tali trattamenti sono peraltro previsti anche dalle Ordinanze Sindacali emesse per la lotta alla zanzara tigre da ogni comune della Provincia. Qualora all’interno delle proprietà private non sia possibile eliminare i ristagni d’acqua occorre usare regolarmente i prodotti larvicidi in pozzetti, caditoie, grigliati, cisterne, bidoni, contenitori per raccolta d’acqua, fossi, scoli, ecc.

I trattamenti vanno effettuati da aprile/maggio a tutto il mese di ottobre con cadenza periodica (ogni settimana se si usa il prodotto biologico bacillus thuringiensis).


Come evitare le punture delle zanzare e dei pappataci? Ecco i suggerimenti utili per proteggersi dalle loro punture.

Non indossare abiti di colore scuro e preferire indumenti di colore chiaro che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe e pantaloni lunghi).
Evitare i profumi, le creme, il dopobarba, che attraggono facilmente gli insetti.
Proteggersi con repellenti cutanei per uso topico.

Usare i repellenti sulle parti scoperte del corpo ed anche sul cuoio capelluto, ripetendo il trattamento perché il prodotto evapora rapidamente e viene asportato dal sudore. I repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra e bocca), sugli occhi e su cute irritata o con ferite. E’ opportuno non utilizzare spray direttamente sul volto, ma applicare il prodotto con le mani. I repellenti possono essere spruzzati anche sui vestiti per aumentare la protezione.
L’uso dei prodotti va fatto seguendo scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione.

La durata della protezione dipende dal principio attivo e dalla sua concentrazione.
Va adottata particolare attenzione per le donne in gravidanza e per i bambini per i quali devono essere scelti i prodotti tenendo conto dell’età.

Negli ambienti chiusi il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere, a maglie strette, applicate a porte-finestre e finestre; in alternativa è possibile utilizzare zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine, tenendo sempre le finestre aperte. In presenza di zanzare all’interno delle abitazioni, si può ricorrere a prodotti a base di estratto o derivati del piretro (in commercio in bombolette spray), insetticida a rapida degradazione in particolare dopo ventilazione dell’ambiente.

La dengue è una malattia di origine virale causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4): viene trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta.
Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti.

La chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Il virus responsabile della chikungunya appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. È trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes aegypti (la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue) ed è presente soprattutto in zone rurali, mentre è raro o addirittura assente in vicinanza dei centri abitati. Un altro importante vettore è Aedes albopictus, comunemente chiamata zanzara tigre, che è anche presente nei centri abitati del nostro paese. Questa zanzara è considerata il vettore che ha determinato la diffusione di questo virus nelle isole dell’area indiana. Inoltre anche varie specie del genere culex, sono state indicate come potenziali vettori per questo agente virale.

La febbre West Nile è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, WNV), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri. La sorveglianza delle istituzioni sanitarie preposte è alta e sono previste procedure specifiche per quanto riguarda la verifica dello stato di salute dei Donatori.

Lo Zika virus è un arbovirus appartenente alla Famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, come Febbre Gialla, Dengue e West Nile Virus. L’infezione decorre in maniera asintomatica o paucisintomatica nella maggior parte dei casi. I sintomi sono rappresentati soprattutto da: febbricola, congiuntivite, artrite, artralgia transitoria e rash maculopapulare, che compaiono tra i 3 e i 12 giorni dopo la puntura della zanzara vettore e possono durare da 2 a 7 giorni. Le manifestazioni cliniche sono spesso simili a quelle riportate per altre arbovirosi (ad esempio Dengue e Chikungunya).

Per chiarimenti ulteriori vi invitiamo a contattare il vostro medico.

 

Bibliografia
Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive (Aedes sp.) con particolare riferimento ai virus Chikungunya, Dengue e Zika - 2018