Mentre Mattarella commemora le vittime dell'eccidio di Marzabotto e Monte Sole, Salvini e Meloni celebrano il compleanno di Silvio Berlusconi
«A Marzabotto e nei territori che cingono Monte Sole, 79 anni or sono, si toccò l’abisso della barbarie e della disumanità. Centinaia e centinaia di persone inermi furono braccate per giorni e uccise dalle truppe naziste, con la complicità di fascisti locali. Non ci fu alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili, religiosi.Le vicende della Guerra stavano costringendo gli occupanti ad arretrare e fu allora, in quei terribili mesi, che la vile ideologia dell’annientamento dispiegò tutti i suoi orrori.La memoria di questo eccidio, tra i più sanguinosi del Secondo Conflitto mondiale, costituisce una delle pietre angolari della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà.Libertà e democrazia hanno ricevuto forza qui, da così tanto dolore, e trovano alimento soltanto in una civiltà che sappia rispettare la vita, la persona, il diritto, capace di promuovere uguaglianza e giustizia.Su questo tessuto sono state edificate nuove Istituzioni e si è avviato il processo di integrazione europea: un patrimonio comune da preservare, potenziare e perpetuare, con tanta più determinazione, proprio adesso che la guerra è tornata drammaticamente a insanguinare il Continente.Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fin dove possano spingersi l’atrocità del male e la negazione della dignità umana.Esserne consapevoli è condizione per dire “mai più” e divenire protagonisti di un domani migliore».
E nello stesso giorno in cui Mattarella ricorda l'eccidio di Marzabotto e Monte Sole, i leader del (post) fascismo fanno altrettanto? No, perché loro delle stragi compiute dai nazifascisti non ne hanno memoria e così commemorano un evento ben più importante: il mancato genetliaco di Silvio Berlusconi.
Infatti, "se" non fosse morto, Berlusconi oggi avrebbe compiuto gli anni. E per questo, tra l'assurdo e il surreale, Meloni gli ha fatto gli auguri, mentre Salvini, in una cerimoni, gli ha intitolato il Belvedere del Palazzo della Regione Lombardia, definendo un amico ma, soprattutto, "imprenditore geniale, visionario e innovativo, uomo delle istituzioni e politico lungimirante, padre del centrodestra inclusivo e vincente, protagonista di pagine memorabili anche nello sport". Dei conflitti d'interesse, dei guai giudiziari, dei rapporti con la mafia, ecc. non ne ha però fatto cenno.
L'importante, comunque, era non ricordare che nazisti e fascisti 79 anni fa, tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, massacrarono 775 innocenti, compresi bambini, donne, anziani, disabili, suore e preti.