Sono più di 40 anni che non si fanno più programmi di satira politica in Italia di tipo professionale. Il Bagaglino non si è più ricomposto dopo la morte di Lionello. L'arte di Enrico Montesano annullata medialmente e precipitata nelle polemiche vacciniste. Derby vari di Milano e nord Italia:chi sono oggi costoro?

Ma il problema principale è un altro. Non dipende dalla mancanza di creatività in questo ambito recitativo e cabarettistico. Ma dal fatto che attualmente, la politica, i politici stessi sono protagonisti di un film comico continuo. Dalla crisi e caduta delle ideologie, si è passati alla scomparsa delle idee. Tutte.

La cronaca del consiglio comunale di Ventimiglia, descritta nell'articolo, ne è l'esempio lampante. Senza più nessuna guida sia ideologica che strutturale di riferimento, gli ennesimi alfieri del cambiamento, cosa fanno?

Una gazzarra, una gabarre, non per motivi di corruzione, illeciti, incapacità politica di una giunta. No. Per un saluto romano che neanche si capisce se sia stato veramente fatto (visto che l'accusato ha poi ritrattato e apologizzato sul fraintendimento degli "onorevoli colleghi").

Insomma, le vecchie urla "fascista", "comunista", in un mondo globalizzato che sembra (purtroppo, per certi versi), abbia dimenticato tutta l'esperienza e tensione ideologico politica del 900, sia della destra che della sinistra.

In una sinistra liberale mondializzata, che non ha nulla da invidiare, per molti versi, ai conservatori reazionari di tipo statunitense che tanto critica. E nello svolgimento della polemica di questo consiglio politico descritto, di serio, forse, ci sono solo le offese e accuse reciproche. Il resto, è un vecchio spettacolo di satira e cabaret italiano a cielo aperto e in livecam.

Si rinnova nel 21 secolo l'originale creazione teatrale della commedia dell'arte seicentesca italiana, con la recitazione comico grottesca pecoreccia, improvvisata e dal vivo.