La Cgil in piazza con una manifestazione nazionale per dire all'Italia e all'Europa di ascoltare il lavoro
L'8 ottobre la Cgil, ad un anno dall'assalto alla sede nazionale di corso d'Italia, è scesa in piazza a Roma con un corteo che, partito da piazza della Repubblica, ha riempito piazza del Popolo dove dal palco, oltre al segretario generale Maurizio Landini, hanno parlato Livia Spera, segretaria generale Etf; Luc Triangle, segretario generale di Industriall Europa; Rosa Pavanelli, segretaria generale Psi; Esther Lynch, vice segretaria generale della Ces; Antonio Lisboa, segretario aggiunto della Cut Brasile; Maria Grazia Giannichedda, presidente Fondazione Basaglia; Giulio Marcon, portavoce Sbilanciamoci; un esponente dei Fridays for Future.
Alla piazza Landini ha ricordato che
"da Piazza del Popolo un anno fa partì l'assalto alla nostra sede. La violenza contro i lavoratori si chiama fascismo. Chiediamo ancora una volta di applicare la Costituzione e sciogliere le forze che si richiamano al fascismo",
per poi concludere affermando che
"le soluzioni vanno trovate insieme. Noi siamo qui non contro qualcuno, ma perché le politiche rimettano al centro lavoro, diritti e giustizia sociale".
La Cgil ha organizzato la manifestazione per chiedere all'Italia e all'Europa di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale, anticipando che al prossimo Governo rilancerà le sue dieci proposte che comprendono l'aumento di stipendi e pensioni; l'introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l'autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili.
Al termine della manifestazione, la sede nazionale della CGIL in corso d'Italia 25, è stata aperta al pubblico con visite guidate.