L'accordo con Twitter è temporaneamente sospeso in attesa di ulteriori informazioni a supporto del calcolo che gli account spam/falsi rappresentino effettivamente meno del 5% degli utenti.

Questo è quanto dichiarato oggi da Elon Musk in un tweet che sull'argomento rimanda ad un articolo della Reuters di una decina di giorni fa.

Ma allora perché Musk lo sta tirando in ballo proprio adesso? 

Gli analisti, o male lingue (fate voi), lo spiegano così. 

Le azioni di Twitter, dopo l'annuncio odierno di Musk, sono scese del 16% a 38,06 dollari nel trading pre-mercato a New York, molto al di sotto del prezzo di 54,20 dollari per azione del prezzo di acquisto concordato da Musk. 

Dopo l'annuncio dell'acquisizione di Twitter, le azioni Tesla dal 4 aprile hanno perso circa un quarto del loro valore per le preoccupazioni degli investitori, convinti che l'acquisizione del social media avrebbe "distratto" Musk dai compiti di amministratore delegato di Tesla, di cui, tra l'altro, avrebbe potuto dover vendere più azioni per finanziare l'acquisto.

Oggi, dopo il tweet in cui Musk annunciava il temporaneo stop delle trattative, le azioni di Tesla sono aumentate di circa il 5%. 

Che cosa potrebbe voler dire tutto ciò? Che Musk stia cercando di rivedere al ribasso l'accordo firmato in precedenza oppure di trovare una scusa per tirarsene fuori, per non esser riuscito ad ottenere, come aveva invece ipotizzato all'inizio, le risorse finanziarie necessarie per rispettarlo. Non sarebbe la prima volta che ciò accade.

Da ricordare però, che nel caso in cui Musk, per qualunque ragione, dovesse tirarsi indietro, potrebbe comunque dover pagare una penale da 1 miliardo di dollari.