Presso lo Spazio Oberdan a Milano, a partire dal 9 gennaio 2017, inizierà la rassegna filmica CINETECA 70, per celebrare i 70 anni della Fondazione Cineteca Italiana con 70 film.

70 film, che con tematiche diverse ripercorrono la storia del cinema attraversandone le varie epoche, che hanno come matrice comune la provenienza: l’archivio della Cineteca di Milano, formato grazie alla paziente e sistematica raccolta, nel corso degli anni, di pizze da 35 e 16mm.

Nel mese di gennaio saranno tredici i film che verranno proiettati: un capolavoro del periodo muto come L’uomo che ride (Paul leni, 1928), con accompagnamento musicale dal vivo; i classici Giulietta degli spiriti (Federico Fellini, 1965), Diario di una sconosciuta (Max Ophüls, 1948), L’uomo del banco dei pegni (Sidney Lumet, 1964), Mouchette (Robert Bresson, 1967); e una serie di film meno celebri ma per diversi motivi molto interessanti e in qualche caso assai rari e firmati da grandi autori come A porte chiuse (Dino Risi, 1960), La mano dello straniero (Mario Soldati, 1953), Parigi è sempre Parigi (Luciano Emmer, 1951), Napoletani a Milano (Eduardo De Filippo, 1953), Il sorriso del grande tentatore (Damiano Damiani, 1974), I giorni dell’ira (Tonino Valerii, 1967), L’amico di famiglia (Paolo Sorrentino, 2006), Sette note in nero (Lucio Fulci, 1977).

La rassegna, sarà integrata anche da altri eventi allestiti in contemporanea.  CINETECA 70 sarà così come un compleanno lungo un anno, caratterizzato da una serie di iniziative, che avranno come riferimento il numero 7 e il numero 70.

Ecco spiegato l'altro evento in contemporanea dal 10 al 28 gennaio, presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema, 1947: 14 FILM D’ARCHIVIO.

Durante tutto il 2017, ogni mese saranno proposti i migliori film d’archivio realizzati nel settimo anno di ogni decennio. Si parte con gli anni 40 ed ai lungometraggi saranno affiancati documentari che raccontano la società del 1947 e cortometraggi d’animazione.

Questi i  film in programma: La signora di Shanghai di Orson Welles, La donna della spiaggia di Jean Renoir, Il caso Paradine di Alfred Hitchcock, Il diavolo in corpo di Claude Autant-Lara, Il vento m’ha cantato una canzone di Camillo Mastrocinque, Forza bruta di Jules Dassin, Il silenzio è d’oro di René Clair, Notte senza fine di Raoul Walsh, Gli uomini sono nemici di Ettore Giannini, Monsieur Verdoux di Charles Chaplin, Legittima difesa di Henri-Georges Coluzot, Le catene della colpa di Jacques Tourneur, Il miracolo della 34ª Strada di George Seaton e Il pirata di Vincente Minnelli.

Fra i film d’animazione che precedono i lungometraggi, da segnalare un vero e proprio gioiello: Lalla, piccola Lalla, primo mediometraggio a colori dei fratelli Pagot (1946), autori del pulcino Calimero. Il soggetto del film è tratto dal racconto “Poldo e Paola” scritto da Toni Pagot e illustrato da Nino e pubblicato su “Il Giornalino” tra il 1940 e il 1942, ed è stato presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 1947.

Inoltre, fino a metà febbraio, nel foyer di Spazio Oberdan sarà allestita la mostra fotografica delle più belle foto realizzate da Luigi Comencini, esposte in occasione del centenario della sua nascita (1916).

Prima di diventare regista, Comencini, dopo la laurea in architettura, iniziò la carriera di fotoreporter collaborando con Domus, Casabella, Corrente, Tempo Illustrato, l’Avanti.

In questa mostra, sono presentati 52 scatti in b/n recuperati grazie alla donazione di 2 album originali da parte di un erede di Ferdinando Ballo, che fu tra i soci fondatori della Cineteca.