Renzi, la legge elettorale e il vizio della menzogna
Non appena Matteo Renzi è stato rieletto segretario del PD, la politica italiana è magicamente ritornata al caos e alla totale incertezza di qualche mese fa. Sarà un caso, una sfortunata coincidenza, ma è sempre Matteo Renzi la causa di tutto, poiché le sua capacità, ammesso che ne abbia, sono indirizzate esclusivamente a promuovere le sue tattiche politiche, senza preoccupazione alcuna del paese e di chi vi risiede.
Lo scontro politico contro l'avversario da sconfiggere è per Renzi la ragione stessa della politica, oltre a quella di soddisfare le esigenze del potente di turno che lo dovrà poi aiutare a promuovere la sua immagine nel paese.
Dopo tre anni di questo teatro, persino peggiore di quello berlusconiano, siamo condannati ad un nuovo ciclo di continua e costante contrapposizione con cui si vuole dimostrare l'incapacità del nemico politico, in questo momento i 5 Stelle.
In meno di una settimana già siamo alle barricate sulla spazzatura di Roma e sulla legge elettorale! Pure la legge elettorale... quella su cui i partiti hanno avuto quasi cinque mesi di tempo su cui discutere per trovare un testo condiviso.
Ed il PD, nonostante tutto questo tempo non ha avanzato alcuna proposta per un testo alternativo all'Italicum corretto dalla Consulta. Adesso è arrivato il momento di discutere la legge in Aula, alla Camera. E così, il relatore in commissione Affari costituzionali ha deciso di presentare un testo base che fa riferimento proprio all'Italicum modificato anche per essere utilizzato per eleggere il nuovo Senato. Ma il PD non ci sta, smentendo quello che Renzi aveva detto fino al giorno prima: sta agli altri presentare una legge elettorale e noi la discuteremo!
E come se non bastasse è lo stesso Renzi a scrivere "continuano le grandi manovre parlamentari di chi chiede a parole una nuova legge elettorale ma in pratica non la vuole, e perde tempo, buttiamola sul ridere per non piangere."
E per fortuna le post verità dovrebbero essere quelle degli altri! Ma Renzi non si pone limiti quando c'è da mentire e così, nel presentare il suo prossimo libro propaganda - di cui Feltrinelli, pubblicandolo, si fa promotore - per invitare la gente a sceglierne la copertina, il neo segretario PD scrive le seguenti parole: "Come sapete sono un grande sostenitore del ballottaggio, perché consente di scegliere ai cittadini anziché costringere agli accordi di palazzo. Ma dopo il No del 4 dicembre alla riforma costituzionale, il ballottaggio in Italia è diventato praticamente impossibile. Anche questa è una delle conseguenze negative del voto referendario."
Ma se lo sanno pure i neonati che la legge elettorale da lui voluta è stata approvata molti mesi prima del referendum e che è stata bocciata dalla Consulta perché anticostituzionale... che cosa c'entra il referendum?
Non solo. Il balottaggio non è certo impossibile da applicare alle politiche. E' stato bocciato per l'Italicum perché in quel caso regalava un premio di maggioranza insensato, che già era stato bocciato dalla Consulta in occasione del Porcellum.
Se Renzi vuole una legge elettorale con il ballottaggio, può presentare un testo che preveda i collegi uninominali ed un secondo turno tra i due candidati che abbiano avuto più voti senza aver raggiunto la maggioranza del 50% più uno.
È trascorsa una settimana dal ritorno ufficiale di Matteo Renzi al centro della politica italiana ed ufficialmente la menzogna è tornata al centro della politica italiana.