La Figc riporta solo questa parte della dichiarazione di Lonardo Bonucci rilasciata alla viglia della sfida che vede l'Italia impegnata contro l'Austria agli ottavi di finale di Euro 2020:
"Domani si gioca una partita molto importante contro una squadra difficile da affrontare. Ma c’è un bel clima dentro lo spogliatoio, sappiamo che il nostro elemento fondamentale è il gruppo. Abbiamo massimo rispetto per l’Austria: hanno qualità, freschezza e capacità fisiche per fare una grande partita. Non ci sentiamo superiori a nessuno, siamo fiduciosi che quella intrapresa sia una strada importante e i risultati lo dimostrano, ma sappiamo che se abbassiamo un attimo l’attenzione diventiamo una nazionale normale".
Ma Bonucci ha detto altro, dopo la controversa decisione dei giocatori di non inginocchiarsi come segno di sostegno al movimento Black Lives Matter impegnato nella lotta al razzismo:
"Quando torniamo in hotel decidiamo tutti insieme in una riunione".
Ripensamento? Rinsavimento? Questa sarà una partita prima della partita, anticipata dalle dichiarazioni del segretario dem Enrico Letta, favorevole a che gli azzurri si inginocchino prima della partita, a cui si contrappongono quelle del segretario della Lega, Salvini, che invece trova "demenziale che qualche segretario di partito si preoccupi di fare politica ordinando inginocchiamenti ai nostri ragazzi. A me interessa quello che fanno nei 90 minuti, pronti domani sera a tifare ITALIA! Forza azzurri!"
Da aggiungere, però, che il diversamente interessato a non far politica sulla nazionale di calcio, ieri ha scatenato i suoi bot per promuovere via social il concetto che inginocchiarsi non serva a condannare il razzismo... naturalmente senza motivarne il perché.
Infatti, se il leghista Salvini pretende di non esser definito razzista, perché non supportare chi è disposto a testimoniarlo con un gesto simbolico? Quale sia la difficoltà non si è capito... anche se non capire Salvini non è certo una novità.
In compenso, i suoi hashtag sono stati un florilegio di commenti razzisti... non certo un caso che dovrebbe far riflettere i calciatori azzurri che dovranno scegliere, a questo punto, da che parte stare.