Le Forze Armate maltesi nelle prime ore di giovedì avevano reso noto di aver iniziato a comunicare con il capitano della petroliera turca ELHIBRU 1 quando era a circa 30 miglia nautiche di distanza da Malta. Il capitano ha più volte confermato di non avere il controllo della nave e che lui e il suo equipaggio erano stati minacciati da un certo numero di migranti e costretti a dirigersi verso Malta.
A quel punto, una nave di pattugliamento maltese ha impedito alla petroliera di entrare nelle acque territoriali dell'isola.
Quindi, un'unità delle forze speciali maltesi, inviata a bordo della nave turca, ha provveduto a ridare il controllo della petroliera al capitano. L'unità è stata supportata da mezzi navali e da un elicottero che hanno scortato poi la nave verso Boiler Wharf, dove è attraccata prima delle nove di oggi.
I migranti a bordo della ELHIBRU 1, 108 persone di cui 19 donne e 12 bambini, erano stati soccorsi dalla petroliera turca mentre si trovavano in acque libiche. Alcuni di loro, per evitare di finire nuovamente nei lager libici, hanno costretto il capitano della nave a fare rotta verso nord.
Dopo l'attracco, la polizia maltese ha preso in custodia quattro uomini, che si ritengono pertanto gli unici responsabili del dirottamento.
Questo il commento della Ong Sea-Watch International che considera quanto accaduto non un atto di pirateria, ma un atto di autodifesa:
The rescued people who took over a merchant vessel after they realized they were being pulled back to Libya, were brought to Malta this morning.
— Sea-Watch International (@seawatch_intl) March 28, 2019
We look to this with an eye of humanity, understanding this not as piracy but as self-defense against a deadly European border policy pic.twitter.com/pyMJkCJB1K
Questo, sullo stesso tenore, il commento della Ong Mediterranea:
Immaginate di fuggire da un campo di concentramento. Durante la fuga vi catturano e vi vogliono riportare indietro. Vi ribellereste? Così hanno fatto i “pirati†del cargo #Elhiblu1, per salvare se stessi e i loro bambini. Immaginate, poi giudicate. pic.twitter.com/Kyxbksmtak
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) March 28, 2019