Dagli insegnamenti di Ratzinger al decreto sui flussi migratori: la coerenza di Meloni & Co.
"... a San Pietro per dare l'ultimo saluto a Benedetto XVI, Papa emerito. Illuminato teologo che ci lascia un'eredità spirituale e intellettuale fatta di fede, fiducia e speranza. A noi il compito di conservarla e onorarla sempre e di portare avanti i suoi preziosi insegnamenti".
Queste le parole con cui la post-camerata Giorgia Meloni ha commentato la sua partecipazione al funerale di Joseph Ratzinger, riconosciuto dai post-fascisti come loro unico vero Papa.
Anche il suo principale alleato/avversario, l'influencer specializzato in politica Matteo Salvini, ha voluto esprimere sull'argomento il proprio "pensierino", citando addirittura l'ex papa:
"Siate disponibili e generosi verso gli altri, vincendo la tentazione di mettere al centro voi stessi, perché l’egoismo è nemico della vera gioia". Una preghiera per Papa Benedetto XVI. Immenso e per sempre con noi.
Dopo queste belle parole, viene da domandarsi però come i due soggetti abbiano messo in pratica gli insegnamenti di Ratzinger da cui - a loro dire - trarrebbero ispirazione.
Un adulto e un neonato di circa un anno sono stati recuperati, dopo un naufragio registratosi a 38 miglia dalla costa di Lampedusa, dalle motovedette della Guardia Costiera. Rianimato un altro neonato che è stato salvato appena in tempo, mentre un bimbo di 18 mesi, dei 30 salvati nel naufragio dalla Guardia Costiera, sta per essere trasferito a Palermo in elisoccorso, in ventilazione assistita. Altri pazienti, circa 7, sono invece in osservazione presso il Poliambulatorio ma le loro condizioni non sono gravi. La procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.I migranti salvati sono diretti al molo Favarolo dove la macchina dei soccorsi è già schierata. Mentre il cadavere di un uomo, probabilmente una delle vittime degli ultimi naufragi, è stato avvistato dai carabinieri nei pressi di Cala Uccello, a Lampedusa. Sul posto, per le operazioni di recupero del corpo, i vigili del fuoco e la Guardia costiera. A soccorrere i natanti, con donne e minori originari di Congo, Costa d'Avorio, Mali, Nigeria, Gambia, Camerun e Burkina Faso, anche le motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria.
Naturalmente, né Meloni e neppure Salvini sono responsabili diretti delle due morti di cui ci parla Rai News nell'articolo sopra citato. Però non si può non chiedersi se non lo siano indirettamente, dato che, oggettivamente, il nuovo decreto legge da loro voluto e applaudito riduce le capacità di soccorso in mare delle navi delle ONG e, di conseguenza, riduce statisticamente la possibilità di salvare delle vite... umane.
Ma al di là che me lo chieda io... loro stessi perché non dovrebbero chiederselo? Meloni dice di seguire gli insegnamenti di un ex Papa, Salvini pure, precisando che è necessario esser disponibili e generosi verso gli altri.
E allora perché licenziare un decreto che, comunque la si pensi, finirà per aumentare il numero delle persone che annegheranno nel Mediterraneo nel tentativo di attraversarlo su imbarcazioni di fortuna?
Ma a Meloni e Salvini, a quanto pare, poco importa, basta che Ginevra e la Mirta stiano bene... loro.