Chi è che cosa fa la Covisoc? In parole povere, è un organo della Figc che verifica i conti delle squadre di calcio professionistiche per stabilire se siano o meno in regola. Se non lo fossero, potrebbero scattare multe e penalizzazioni, fino alla mancata iscrizione al prossimo campionato.

Per svolgere al meglio la propria attività, la presidente Germana Panzironi e i quattro membri che ne fanno parte possono richiedere alle società di calcio il deposito di dati e di documenti contabili necessari per le proprie valutazioni, oltre ad eventuali integrazioni. Richiedere informazioni su chi controlla i club e proporre l’attivazione di indagini e procedimenti disciplinari.

"I nostri pareri - ha detto Panzironi a Repubblica - sono basati su atti oggettivi e pubblici. Non mi esprimo su un'iniziativa di un governo legittimamente votato. Ma noi facciamo un controllo documentale e formale su regolamenti approvati dal Coni, che è un ente pubblico e diamo pareri su cui decide la Figc. Tutto è perfettibile, io sono alla Covisoc da 4 mesi e per quello che mi risulta non ci sono problemi o criticità. Essendo solo una commissione tecnica nell’ordinamento sportivo Covisoc non ha poteri ispettivi e funzioni pubblicistiche. In questo assetto, c’è certamente qualcosa che è possibile oliare".

Ma qual è il problema su cui si dibatte? Che il ministro dello Sport del governo Meloni, Andrea Abodi, vuole avocare l'attività della Covisoc - che comunque funziona benissimo - al proprio ministero.

Perché? È questo il punto. Nessuno lo ha capito. 

Sulla vicenda, la Figc si è espressa in questi termini:

"A seguito dell’incontro tra le componenti federali riunite a Roma presso la sede della FIGC, nel quale è stata condivisa l’unanime contrarietà al progetto di istituzione della cosiddetta ‘Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche’ così come presentato nella bozza inviata lo scorso venerdì 3 maggio dal Ministero per lo Sport, il presidente Gabriele Gravina chiederà al Ministro Abodi di aprire un confronto urgente sul tema, assieme al presidente del CONI Malagò. Durante la riunione sono state evidenziate diverse criticità formali e sostanziali ed è stata manifestata sin da ora la massima disponibilità al confronto nel rispetto dell’autonomia dello sport".

Anche le opposizioni si sono accorte di quanto sta accadendo e il presidente del M5s, Giuseppe Conte, non ha dubbi su quanto il governo Meloni vuol fare:

"Il Governo prepara un’indebita invasione di campo, questa volta sullo sport. La bozza di riforma preparata dal Governo in tema di vigilanza e controllo delle società di calcio e basket professionistiche è un obbrobrio che si ispira al dirigismo economico di epoca fascista.Provo a semplificare. Oggi una società di calcio di serie A per avere il nulla osta all’iscrizione al campionato deve dimostrare di essere in condizione di poter iniziare e completare la competizione e questa funzione di controllo economico-finanziaria è assegnata alla Covisoc, un organismo indipendente i cui membri sono nominati dalla competente federazione sportiva (FIGC). Insomma le funzioni di vigilanza si svolgono nel pieno rispetto dell’autonomia dell’ordinamento sportivo. La politica ne rimane interamente fuori.Il progetto governativo prevede invece la istituzione di una nuova Agenzia, posta direttamente sotto la vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri, formata da 3 membri nominati personalmente dal Presidente del Consiglio (o dal Ministro dello sport). Una palese invasione di campo della politica nello sport.Ma non è tutto. A sorprendere sono anche le funzioni attribuite alla nuova Agenzia, che potrà indagare e censurare la gestione economica-finanziaria delle società sportive arrivando a pretendere “iniziative riparatrici” o “rettifiche da apportare”.Questo impianto normativo ci riporta al diritto societario di epoca fascista, quando il nostro codice civile fu infarcito di “iniezioni corporative” che miravano ad affidare allo Stato il controllo “sull’indirizzo della produzione” e la “vigilanza sulla gestione delle imprese” (così l’art. 2085 del codice civile del 1942).Meloni e Abodi siete davvero consapevoli di quel che state realizzando? Possibile che la cieca ideologia vi spinga a tanto? Sappiate che noi del Movimento ci opporremo in tutti i modi".