"Riparte la macchina del fango contro me e Fratelli d’Italia: tra articoli falsi, mistificazioni, parole mai pronunciate e ricostruzioni al limite del fantascientifico. Tutto per tentare di mettere all’angolo il primo partito italiano e l’unica opposizione a questo governo. A Roma si dice "non ce vonno stà".Eppure, nonostante le falsità e i ripetuti attacchi scomposti che stiamo ricevendo, milioni di italiani continuano a premiarci e a riporre la loro fiducia nel nostro progetto politico. Perché la nostra storia, le nostre idee e il nostro percorso parlano da soli e i cittadini ne sono ben consapevoli.Nelle piazze e nelle aule, continueremo a dare voce e a difendere tutti quegli italiani che non si sentono rappresentati da questo governo e che ancora credono in una politica che sappia mantenere la parola data".

E nun ce vole sta' neppure la sora Meloni, che non motiva però le origini del suo sfogo. Ma cosa ha causato l'ira funesta della presidenta Giorgia? 

Forse il fatto che alla tre giorni di Milano  del suo partito abbia partecipato il direttore del TG2, Gennaro Sangiuliano, intervenendo dal palco con un appassionato discorso sul conservatorismo italiano e per questo adesso ne sia chiesta la rimozione dall'incarico?

Forse il fatto che, sempre alla convention di FdI, un altro giornalista, Vittorio Feltri, abbia equiparato i "fratelli della sora Meloni" ai sansepolcristi del sor Benito, quando ha detto (con la platea che lo ha applaudito) "sono contento che questa conferenza si tenga a Milano perché tutto succede a Milano, anche dal punto di vista politico. Non a caso il fascismo è nato a Milano"?

Forse il fatto che durante una votazione del consiglio regionale della Basilicata, il consigliere di Fratelli d'Italia, Rocco Leone abbia suggerito all'indirizzo dell'assessora alle infrastrutture e mobilità, Donatella Merra (della Lega), che in precedenza aveva detto di avere il mal di gola, di farsi dei "gargarismi di pisello"?

Forse il fatto che a Milano alcuni dirigenti di FdI che partecipavano alla conferenza programmatica del suo partito si siano fotografati mentre erano a fare una mangiata da Oscar,  ristorante per nostalgici del ventennio, circondati dalle effigie del Duce? 

E sarebbero costoro i rappresentanti, il meglio del meglio, dei "conservatori" che dovrebbero supportarla nel guidare l'Italia?

Ma alla sora Meloni va riconosciuto l'onore delle armi per la sua onestà intellettuale nell'aver detto che 

"... la nostra storia, le nostre idee e il nostro percorso parlano da soli e i cittadini ne sono ben consapevoli".

È assolutamente così!