Alla fine l'Italia ormai va così, ci si scandalizza per il "Porca Puttena" di Lino Banfi che da oltre mezzo secolo sentiamo in ogni suo film e rimbalza sui social e sui nostri telefoni anche nelle emoticon animate, ma che oggi sembra osceno o forse deve sembrare osceno per far contento qualcuno, osceno, quello che per noi era una semplice e sana allegria, uno spot della più grande azienda di telecomunicazione diventa POLITICAMENTE SCORRETTA per i nostri figli. Però si permette poi, ai nostri figli già a 12 anni di usare i social come Tik Tok o di giocare a videogiochi che ammazzano e scatenano odio e rendono dipendenza, permettiamo che dei bambini di 3/4 anni stiano per ore a tavola con il telefono a guardate cartoni e nessuno si scandalizza se poi quei bambini non creano socialità e quando crescono diventano lupi solitari incontrollabili e pericolosi per la società.
Il politicamente corretto sta stancando, ha "SCOCCIATO" avrebbe detto Antonio De Curtis in arte TOTO'. Ma forse anche Toto' avrebbe trovato qualcuno che gli avrebbe detto che la scena del film TotoTruffa 62 in cui vendeva la fontana di Trevi era politicamente scorretta perché insegnava a truffare.
Il politicamente corretto a tutti i costi sta aizzando una platea dormiente che per anni si era disinteressata della cosa pubblica perché gli veniva permesso tutto e perché non avevano bisogno di nessuno per fare ciò che volevano, stavano lì, per conto loro e tutti gli scivolava addosso come se il mondo non fosse anche il loro.
Oggi invece, chi la mattina si svegliava e voleva andare al cinema sa che non lo potrà fare perché non si è vaccinato, chi voleva andare al ristorante di sera non potrà andarci perché non si è vaccinato, chi voleva raggiungere una meta turista in treno sa che non lo potrà più fare senza certificato verde, ti dicono con la rabbia nel cuore che tanto loro non lo fanno ed invece del cinema preferiscono una gita in montagna per guardare la natura ed invece del ristorante si appartano in un'area pic-nic per arrostire due salsicce tra il verde e il suono dell'acqua di un torrente che passa poco più avanti e che invece del treno usano la MTB per scalare le montagne, così fanno anche sport.
Ma in fondo non è cosi, oggi quelle persone sono costrette a non fare ciò che prima facevano con desiderio di farlo e per puro hobby, oggi quelle persone gestiscono la loro vita tra mille restrizioni che le stanno soffocando, le stanno facendo mancare l'aria. Allora cresce la rabbia, cresce l'angoscia di non sa che cosa fare la mattina successiva e la paura di perdere ancora aria, ancora libertà.
In quei primi mesi bui del 2020, tra Marzo e Maggio 2020 qualcuno di loro cantava pure dai balconi, qualcuno di loro aveva anche lasciato sventolare la bandiera Italiana che oggi vedono come nemica.
In quei mesi quanti di noi come loro si sono sentiti soli ed impauriti, per un figlio a cui veniva tolto tutto, perfino la scuola, quella dell'obbligo, perfino il calcio quello che fa innamorare milioni di persone e rallegra i lunedì mattina nei bar.
A qualcuno addirittura è stato negato il diritto alle cure e non ha potuto nemmeno più fare terapie salva vita, gli hanno detto che la mattina non poteva più aprire la sua attività che per anni aveva fatto vivere intere generazioni, si è visto lasciato solo da chi ogni settimana in tv, invece di rassicurare, ci diceva chiudiamo oggi per riaprire domani. Oggi alcuni di quelli che furono chiusi non hanno più riaperto e per loro quel domani non è mai arrivato.
Allora chi ce lo dice che in quel grido di rabbia e di insulti non ci siano anche loro? Qualcuno, oltre al megafono di Forza Nuova, ha visto chi erano? Ha chiesto a quella gente cosa facevano prima di marzo 2020?
Allora la rabbia, la rabbia di chi non sopporta più il politicamente corretto, di chi non ama più la voce monotematica dei tanti che non accettano un confronto, che non accettano una posizione diversa e non si pongono domande sta salendo e comincia a fare paura. Ma paura a chi?
Io non sono un NOVAX. Sono stato tra i primi a vaccinarmi a febbraio 2021 con una prima dose di AstraZeneca e con una seconda dose a maggio 2021. Ho il green pass, ma anche a me comincia mancare l'aria. Abbraccio lo stesso i mie colleghi e i miei amici che hanno scelto di non vaccinarsi, che oggi mangiano separati da me dopo 6 o 7 ore passate gomito a gomito nella stessa auto, sullo stesso macchinario in fabbrica. Per me loro sono e restano dei liberi cittadini che consapevolmente e per motivi personali hanno fatto una scelta costituzionalmente insindacabile da rispettare, appartenente alla sfera delle libertà di ogni individuo.
Forse hanno bisogno anche di noi o forse no, forse noi abbiamo bisogno di loro, questo non lo sappiamo e forse lo scopriremo tra qualche anno, ma oggi abbiamo bisogno di ritrovarci, di ritrovare la serenità e la fratellanza di una nazione che ha patito e sta patendo ancora, dopo più di un anno e che ha una classe dirigente camaleontica che sa fare squadra per i propri interessi meglio di noi cittadini che ci dividiamo tra no e pro.
Solo questo trasformismo a tratti vomitevole dovrebbe farci riflettere ed invitare a supportarci a vicenda in modo da poter essere pro cittadini, pro noi stessi, per ritrovare la nostra socialità e la nostra serenità.
Rimaniamo uniti aiutiamoci ed insieme ne usciremo, in modo politicamente corretto o meno, non importa.