L’ipotesi di passare le competenze dell’assistenza e del trasporto dei disabili per i servizi scolastici ai Comuni lascia aperte alcune questioni molto delicate.

Prima di tutto quella relativa a chi pagherà il servizio, visto che le risorse messe a disposizione coprono il 50 per cento dei costi. La Regione, stando alla legge di semplificazione che è in discussione in questo periodo, si limiterà a girare ai Comuni le risorse che arrivano dallo Stato, ovvero 13 milioni di euro annui.

Ma il servizio costa esattamente il doppio e l’onere non può ricadere totalmente sui Comuni. Il servizio alle famiglie va garantito e Regione Lombardia non può lavarsene le mani.

Non siamo contrari al passaggio ai Comuni, cioè a chi è più vicino al problema e lo tratta quotidianamente, ma devono esserci i soldi a disposizione.