Nel silenzio assoluto dei giornali, televisioni, telegiornali e partiti di regime (di destra e di sinistra), gli italiani abbiamo subito una vera e propria rapina a mano armata da parte dello Stato, tramite i suoi apparati burocratici e parassitari. I contributi versati ai fini pensionistici da parte degli italiani non valgono più. Non sono, come lo erano una volta, un diritto acquisito e quindi intoccabile. L'importo dell'assegno mensile per chi va in pensione è infatti affidato al libero arbitrio dello Stato, del quale solerti direttori e funzionari dell'Inps sono il braccio armato e operativo. La scelta di non risarcire le persone danneggiate dal blocco della perequazione, bocciato dalla Consulta, è la prova chiarissima che il governo Gentiloni e quelli precedenti, ancora prima di lui (compreso i governi di destra berlusconiani), hanno risparmiato e sperperato sulla pelle degli over 60. Tutto ciò mentre i sindacati e tutti quelli che dovrebbero difendere i diritti acquisiti dei lavoratori con i pugnali tra i denti tacciono miseramente, mettendo i nipoti, che a questo punto la pensione se la possono sognare, contro i nonni che almeno qualcosa prendono ancora, dopo avere lavorato quasi fino a settant'anni!

Raffaele Bruno
Segretario Nazionale del Movimento Idea Sociale