Esteri

Fauci avverte gli Usa sulla pandemia: le prossime due settimane saranno cruciali. Intanto l'Europa potrebbe negare l'ingresso agli americani

Anthony Fauci, direttore dell'Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive - in audizione alla commissione per l'Energia e il Commercio della Camera dei Rappresentanti insieme al direttore dei CDC, Robert Redfield, al capo della FDA, Stephen Hahn, e al capo del servizio sanitario pubblico americano, Brett Giroir - ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sull'andamento della pandemia negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno testato finora oltre 27 milioni di persone, trovandone positive circa 2,3 milioni, ovvero l'8,4%, aggiungendo - ha dichiarato Fauci - di non aver ricevuto dal presidente Usa consigli o direttive in relazione alla diminuzione dei tamponi da effettuare, come Trump aveva detto nel comizio di sabato a Tulsa.

Fauci ha detto che gli Stati Uniti sono stati colpiti gravemente dalla pandemia e di essere alquanto  preoccupato per l'aumento della diffusione del contagio in alcuni Stati.

"Le prossime due settimane - ha aggiunto - saranno cruciali per la nostra capacità di affrontare queste ondate", ricordando che gli Stati Uniti sono ancora nella prima ondata della pandemia e sollecitando gli americani nel continuare a praticare il distanziamento sociale. 

In una recente intervista alla ABC, Fauci aveva detto che le manifestazioni, come le proteste per Black Lives Matter,  sono "rischiose" per tutti i soggetti coinvolti. Ovviamente la stessa cosa vale anche per i comizi di Trump. 

Frank Pallone, rappresentante alla Camera per il New Jersey e presidente della commissione per l'Energia e il Commercio (che negli Stati Uniti si occupa anche di farmaci), durante l'udienza ha biasimato il commento di Trump a Tulsa sui test per la Covid, dove il presidente degli Stati Uniti suggeriva di farne meno perché in tal modo si sarebbero trovati meno positivi: "È stata un'azione estremamente sconsiderata, e purtroppo continua il modello del presidente di ignorare il consiglio dei propri esperti di salute pubblica".

Trump, in partenza dalla Casa Bianca per una visita in Arizona, ha minimizzato, dicendo che sotto la sua amministrazione gli Stati Uniti stanno facendo più test di qualsiasi altro Paese. Ma dove stava andando Trump? In Arizona dove, tra gli appuntamenti, è incluso anche un comizio in una chiesa locale... una mega struttura che può contenere migliaia di persone. Tanto per ricordare a Fauci come tenga in considerazione i suoi consigli, suggerendo così, seppur indirettamente, ai suoi sostenitori di fare altrettanto. L'Arizona, oltretutto, è uno degli Stati dove il contagio è in forte aumento!

Al 22 giugno erano 30.451 i nuovi casi Covid registrati in Usa con un incremento del 14% rispetto alla media delle ultime due settimane, anche se il numero di morti è stato di 360, con un decremento del 31% negli ultimi 14 giorni. Adesso, secondo la JHU, sono 2.325.970 i contagiati negli Usa, mentre è di 120.913 il numero dei morti.

A causa di questi numeri, secondo quanto riporta un'anticipazione del NYT, l'Unione Europea starebbe preparando una lista di paesi esteri ai quali consentire l'accesso nel continente in base all'andamento del contagio e al modo in cui stanno affrontando la pandemia da coronavirus. 

Ad oggi l'elenco include la Cina, così come anche nazioni in via di sviluppo quali Uganda, Cuba e Vietnam. L'Ue, però, al momento sarebbe orientata a vietare l'ingresso in Europa ai viaggiatori provenienti dal Brasile, dalla Russia e... dagli Stati Uniti.

Una decisione, se confermata, che avrebbe implicazioni economiche, culturali e geopolitiche significative, visto che milioni di turisti americani ogni estate visitano l'Europa... senza dimenticare i viaggi d'affari, conseguenza dei legami economici tra Stati Uniti e Unione Europea. E tutto per merito di Trump.

Autore Federico Mattei
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