Cronaca

Alle 10:25 scossa di terremoto di magnitudo 5.3 a sud di Amatrice

Secondo quanto riporta l'INGV, il terremoto delle 10:25 ora italiana di magnitudo 5.3 è avvenuto in provincia dell’Aquila.

I comuni più vicini all’epicentro sono Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ) e Amatrice (RI). Il terremoto (con coordinate geografiche di lat. 42.55 e lon. 13.26) è stato localizzato a una profondità di circa 9 km.

Come è possibile verficare dalla cartina, l’evento sismico è avvenuto in una zona che si trova poco più a sud dell’area colpita dalla sequenza sismica  iniziata il 24 agosto 2016 nell'Italia centrale.

I comuni entro 20 km dall'epicentro sono Capitignano (AQ) a 4 Km, Campotosto (AQ) a 9 Km, Amatrice (RI) a 9 Km, Cagnano Amiterno (AQ) a 10Km, Barete (AQ) a 11 Km, Borbona (RI) a 11 Km, Cittareale (RI) a 12 Km, Pizzoli (AQ) a 13 Km, Posta (RI) a 14 Km, Accumoli (RI) a 17 Km., Crognaleto (TE) a 18 Km, Scoppito (AQ) a 20 Km.

Il sisma è stato avvertito anche a Roma come in altre zone del Lazio, delle Marche e dell'Abruzzo.

 

AGGIORNAMENTO ore 14:00

Dopo la prima forte scossa delle 10:25, sono stati registrati ulteriori  numerosi eventi sismici nella provincia dell’Aquila tra Montereale, Pizzoli,  Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno.

Due di questi, addirittura più violenti rispetto alla prima scossa. I più forti sono stati di magnitudo maggiore di 5.0 nell’arco di un’ora tra le 10.25 e le 11.25.

La scossa più forte con magnitudo 5.5 è stata registrata alle ore 11:14 in provincia de L'Aquila, alle coordinate geografiche lat. 42.53 lon. 13.28 ad una profondità di 9 km. Il comune di Capitignano è risultato quello più vicino all'epicentro.

Dopo alcuni minuti, alle 11:25 è stata registrata una nuova forte scossa di magnitudo 5.4, poco distante dalla precedente, lat. 42.49 lon. 13.31, sempre  ad una profondità di 9 km. Anche in questo caso il comune di Capitignano è risultato quello più vicino all'epicentro.

Dopo queste nuove scosse, ad Amatrice è definitivamente crollato il campanile della chiesa di Sant'Agostino. Da sottolineare che gli eventi odierni, oltre a generare un comprensibile stato di paura e tensione, vanno ad aggiungersi ai disagi provocati dall'abbondante nevicata che da alcuni giorni si sta registrando in quell'area. Disagi, quasi inutile ricordarlo, che si sommano a quelli provocati dallo sciame sismico della scorsa estate, specialmente per gli allevatori che, non potendo abbandonare il bestiame, vivono nei pressi delle loro abitazioni in sistemazioni di foruna.

 

AGGIORNAMENTO ore 15:00

Alle 14:33 ora italiana  è stata registrata una nuova forte scossa di magnitudo 5.1 in provincia dell’Aquila nella stessa area dove da questa mattina sono stati localizzati oltre 100 eventi sismici. Dopo questa ennesima scossa i terremoti di magnitudo maggiore di 5.0, alle 15:00 di oggi, salgono quindi a 4.

Il comune più vicino all'epicentro, con coordinate geografiche lat. 42.48, lon. 13.28 ad una profondità di 10 km, è quello di Barete in provicia de L'Aquila. Il nuovo evento, seconldo i tecnici dell'INGV, indica che si è attivata una faglia con un andamento in direzione sud-est che punta alla città de L'Aquila.

Come già ricordato, il nuovo sisma rende ancora più grave la situazione nei luoghi già provati dai precedenti terremoti. In provincia di Teramo, le ultime scosse rendono ancora più difficili i soccorsi per aiutare molti paesi che continuano a rimanere isolati, con centinaia di richieste di aiuto da parte di cittadini senza luce da tre giorni e senza viveri, oltre ai malati. 

Dalle Marche, gli appelli dei sindaci di Ussita (MC) e Acquasanta Terme (AP), che devono fronteggiare l'emergenza neve a cui si è aggiunta quella del nuovo terremoto con persone che vorrebbero allontanarsi da quelle località ma non possono, perché le strade sono bloccate.

 

AGGIORNAMENTO ore 18:00

Secondo quanto dichiarato dall'INGV, la faglia relativa agli eventi sismici di questa mattina appartiene al sistema di faglie dei Monti della Laga, il cui settore a nord si è attivato con il sisma del 24 agosto.



Andando a ritroso nel tempo, il terremoto storico più vicino alla zona interessata oggi è quello che risale al 2 febbraio 1703 con una magnitudo di 6.7, anche se i dati geologici disponibili indicano che questo evento sarebbe avvenuto sulle faglie più occidentali (Pizzoli, Monte Marine).

L'aspetto più preoccupante, sempre secondo quanto dichiarato dall'INGV, è che non si possa escludere la possibilità di ulteriori nuovi terremoti di magnitudo comparabile o superiore a quelli registrati questa mattina.

Autore red_fai
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