Venerdì, il capitano della nave Alan Kurdi, Klaus Merkle, ha pubblicato via social 5 video per spiegare, motivare e giustificare al governo maltese e al suo premier Joseph Muscat, il perché della presenza a bordo di alcuni migranti.
I 5 video sono stati introdotti dalle seguenti domande:
"Che cosa è successo?
Perché siamo qui?
Perché Malta è responsabile?
Perché non portiamo nessuno in Tunisia?
Qual è la tua risposta?"
Dear Mr. @JosephMuscat_JM 🔊
— sea-eye (@seaeyeorg) September 6, 2019
with the following 5 videos #AlanKurdi captain Klaus Merkle explains to you:
What happened?
Why are we here?
Why is #Malta responsible?
Why don't we take anyone to Tunisia?
What will be your answer? pic.twitter.com/muumf6JZz6
Fino a questo momento, il governo maltese non ha risposto nulla alla Ong Sea-Eye. Nel frattempo, però, il numero dei migranti ospitati a bordo, che da 13 era diventato 11 dopo che due di loro erano stati fatti sbarcare giovedì per ragioni mediche, è ancora diminuito.
Infatti, altre tre persone, tutte minorenni, ieri sono state fatte scendere, dopo aver minacciato di buttarsi in acqua.
Difficile comprendere come 8 persone, neppure adulte, sbarcando possano destabilizzare la pur piccola isola di Malta.