Politica

La visita di Giorgia Meloni in Emilia-Romagna per rendersi conto dei danni provocati dall'alluvione

Vojo da ringrazia' de perzona perzonarmende que'i che se stanno a fa'n mazzo tanto pe' scozzona' 'a fanga da' sampietrini e da'e case.  Nell'ordine: esercido, marina, areonautiga, carabbinieri, polizia, guardia de finanza... 'a protezzione civile e li viggili der fogo. Damo tutto a tutti, nun ve stata a preoccupa'... mo ce penso io... sento mi' cognado e martedì ve faccio sape'.

Queste, più o meno, le parole della sora premiere Giorgia Meloni in visita ieri in una delle zone interessate dall'alluvione che ha colpito L'Emilia-Romagna nei giorni scorsi.

Una visita decisa all'ultimo momento, tanto che ha dovuto anticipare il ritorno dal Giappone dove si era recata per il G7, rinunciando addirittura alla importantissima cerimonia della foto di fine vertice... visto che il vertice era ormai già concluso.

Ma anticipando di qualche ora la partenza, considerando il fuso orario favorevole, la sora Meloni ha potuto fare una improvvisata per dimostrare la sua partecipazione al disastro che ha colpito moltissime persone.

Niente di programmato, per carità, una cosa alla buona come dimostrano le foto ufficiali di Palazzo Chigi:

Così Stefano Bonaccini, oggi, ha riassunto ciò di cui la regione ha bisogno anticipando che i punti elencati domani saranno presentati alla presidente Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.

Abbiamo definito un documento condiviso con le associazioni di impresa e i sindacati, delle professioni e degli istituti bancari, del Terzo settore e delle organizzazioni che hanno firmato con noi il Patto per il Lavoro e per il Clima.Fra le proposte condivise, quelle per il sostegno a persone, aziende e strutture colpite. Eccone alcune:

  • piano di ristori economici e stanziamento di risorse adeguate per il supporto a famiglie e imprese colpite
  • concessione di contributi per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa, a uso produttivo e per servizi pubblici e privati; a favore della delocalizzazione temporanea delle attività danneggiate al fine di garantirne la continuità produttiva; per i danni alle strutture adibite ad attività sociali, ricreative, sportive e religiose; e agli edifici di interesse storico-artistico
  • misure per il ripristino o il ristoro dei danni da movimenti franosi a immobili, attività economiche e terreni agricoli, nonché il ripristino del reticolo della bonifica
  • strumenti ordinari di assistenza e ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori, con una misura specifica per i lavoratori avventizi impiegati in agricoltura, nonché per i lavoratori stagionali, indipendenti e autonomi
  • sospensione dei termini per gli adempimenti tributari e contributivi
  • blocco dei mutui

Poi ci sono quelle per impostare la ricostruzione:

  • nomina di un Commissario straordinario per la ricostruzione, sulla base dell’esperienza maturata a seguito del terremoto del 2012
  • accesso alle risorse del Fondo di solidarietà dell'Unione europea
  • misure di semplificazione amministrativa e procedurale per la ricostruzione
  • sostegno ai Comuni su sospensione mutui, deroghe a scadenze Pnrr, assegnazione di personale tecnico amministrativo
  • piano per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio (frane e reticolo idrografico), con nuovi strumenti di programmazione e pianificazioni, anche straordinaria
  • piano per il ripristino di strade e infrastrutture
  • il tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima sede di confronto sulle principali decisioni per la ripresa economica e la ricostruzione del territorio colpito

Con la squadra di ministri che si è scelta per non sfigurare, la sora premiere avrà più che qualche problema nel dar risposte a tutte le persone che direttamente e indirettamente sono state colpite dall'alluvione. È un disastro annunciato che si aggiungerà al disastro naturale e a quelli già in corso, a partire dal Pnrr, di cui tutti o quasi adesso sembrano essersi dimenticati.

La morale? Con la propaganda si vincono le elezioni, ma non si governa... se non si è capaci.

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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