La Tunisia, che vive una grossa crisi politica e istituzionale, è anche sull'orlo della bancarotta. Si sta trattando con il Fmi per un prestito, ma nello stesso tempo si temono imposizioni su (contro)riforme sociali, con conseguenti nuovi sacrifici.

Il presidente Saied è andato in Arabia Saudita per offrire cooperazione militare in cambio di investimenti.

Pertanto, ancora una volta, Italia ed Europa perdono terreno sullo scacchiere geopolitico e sottostimano il pericolo che, in caso di un  peggioramento delle condizioni sociali ed economiche, decine di migliaia di disperati si riversino nel nostro Continente.